Giulianova. Il vicesindaco Gabriele Filipponi, dopo la riunione con i balneatori di ieri pomeriggio, ha definito positivo il confronto, lamentandosi del mancato aiuto di Provincia e Regione.
“I balneatori – ha spiegato Filipponi – hanno espresso la loro soddisfazione per il lavoro avviato con tempestività dall’amministrazione per mettere in sicurezza lo spiaggiato procedendo quindi alle operazioni di differenziazione dei rifiuti al fine di conferirli successivamente. Nostro obiettivo è quello di pulire la spiaggia entro la fine di aprile e possibilmente prima di Pasqua, in modo da consentire agli stabilimenti di avviare le proprie attività e rendere presentabile, a turisti e cittadini, l’arenile. E tutto ciò senza alcun aiuto economico da parte di altri Enti. Questo nostro sforzo naturalmente si fonda sulla consapevolezza dell’importanza che ha il turismo nell’economia della nostra città. Per questo nel corso della riunione – conclude il vicesindaco – sono state affrontate altre problematiche comunque pertinenti: dall’erosione costiera alla raccolta dei rifiuti degli stabilimenti balneari per il prossimo periodo estivo”. Parole che non sono piaciute al consigliere comunale Gianluca Antelli che precisato: “La stessa riunione, convocata con estremo ritardo, adottando la tecnica del prima creo il pasticcio e poi chiedo suggerimenti per risolverlo, non ha fatto altro che ribadire da parte degli stessi operatori balneari le perplessità sull’ affidamento dei lavori, sulla modalità di esecuzione e sul successivo smaltimento degli eterogenei materiali piaggiati, da me stesso sollevate alcuni giorni fa. Fa specie, invece, l’assordante silenzio di Legambiente, che a Giulianova si scopre essere sempre più associazione ambientalista ad intermittenza, rammentando che in passato quando non sedeva alla corte dell’amministrazione, sulle stesse modalità di raccolta dello spiaggiato prendeva posizioni chiare e ferme. Tornado alle parole dell’ assessore delegato all’ambiente, lo stesso che sta gestendo in maniera “encomiabile” la realtà Cirsu-Sogesa, nel suo intervento lamenta l’abbandono della Provincia e della Regione. Credo che l’assessore Filipponi debba fare chiarezza su cosa si intenda per abbandono e cosa al contrario si intenda con connivenza nell’uso di pratiche sbagliate ed improprie, altamente lesive del patrimonio sabbia, che ricascano pesantemente da un punto di vista economico sulle tasche dei cittadini in sede di smaltimento, contrarie alle direttive comunitarie e regionali, che l’amministrazione di Giulianova sta adottando. Su queste ultime non si può pretendere l’avallo di Provincia di Teramo e Regione Abruzzo”.