Alba Adriatica, consiglio comunale. Casciotti si dimette da capogruppo di maggioranza

casciotti_alessandro.jpg1Alba Adriatica. Alessandro Casciotti fa un passo indietro e si dimette da capogruppo di maggioranza in consiglio comunale (gruppo Alba Democratica). La decisione, solo in apparenza sorprendente, ma frutto di un malessere che forse covava da tempo, è stata ufficializzata questa mattina, in apertura dei lavori della seduta dell’assise civica. Le motivazioni di Casciotti (Pd), riassunte in una nota che il consigliere comunale ha letto in aula, vertono essenzialmente sul fatto che alcune scelte amministrative non siano state condivise collegialmente.

Crisi politica? Non proprio e nemmeno amministrativa, nonostante negli ultimi tempi alcune frizioni in seno all’esecutivo siano venute a galla, anche pubblicamente. Solo il tempo potrà chiarire i termini della vicenda, ma non è da escludere che ciò che stia accadendo in seno al gruppo di maggioranza, al Comune di Alba Adriatica, sia soltanto il segnale premonitore di futuri sviluppi sul piano politico. Di sicuro, la sortita dell’oramai ex capogruppo di maggioranza non può passare in secondo piano, e evidenzia di come la gestione della vita amministrativa presenti qualche crepa. Alessandro Casciotti, eletto in consiglio comunale nel 2008, ha già comunicato che resterà fedele al mandato amministrativo, pur lanciando un monito a tutti di dover cambiare metodo nelle scelte amministrative. “ Mi sono dedicato al ricoprire il delicato ruolo politico di capogruppo”, ha argomentato Casciotti, “ nella convinzione di doverlo fare ponendomi come garante di un lavoro fatto di condivisione. Una condivisione tra giunta e consiglieri comunali, tra il gruppo e le forze politiche che lo sostengono. Una condivisione tra l’azione amministrativa della maggioranza e le reali necessità dei cittadini. Mi sono dedicato al mio ruolo, con la convinzione di dover sempre ostacolare la cattiva abitudine di amministrare accentrando piuttosto che collaborare, di decidere senza interpellare”. Di fronte a questo malessere, Casciotti ha deciso di rinunciare al ruolo politico-istituzionale, ricoperto all’indomani delle lezioni. “ E’ chiaro oramai che determinate situazioni”, prosegue, “ da me più volte denunciate, avvengano in netto contrasto di fronte alla speranza di una politica fatta di vera condivisione. Situazioni che mortificano non la mia persona, piuttosto il ruolo che sono stato chiamato a ricoprire. Per questa mortificazione, non possono può rivestire tale ruolo”. Ora, in seno al gruppo dovrà essere individuato un nuovo capogruppo, capace di mediare le diverse anime che convivono in seno ad Alba Democratica. L’intervento di Casciotti, solo in parte, ha stuzzicato le opposizioni. L’unica a puntualizzare alcuni aspetti è stata Cecilia Falconi (Alba Libera) che nell’esprimere solidarietà a Casciotti, riferendosi anche ad altre recenti situazioni, ha commentato che “la città non può permettersi personalismi e che la stessa è delusa dall’attuale maggioranza”. Solidarietà è stata espressa anche da Cesare Di Felice, assessore alla sicurezza, intervento questo che non è stato del tutto gradito dal sindaco, soprattutto per la forma. Altro segnale chiaro del gelo in alcuni rapporti. Giovannelli, poi, ha aggiunto che “ può anche essere che non siamo stati in grado di mettere, tutti, nelle condizioni di poter svolgere al meglio il proprio ruolo, elemento che ci spinge a dover essere più attenti”.

 

 

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