CasaPound a Sant’Egidio: si mobilita anche il Pd

pd_logoSant’Egidio. I dodici segretari del Pd della Val Vibrata si schierano al fianco del coordinamento antifascista e manifestano le loro preoccupazioni sull’apertura della sede di CasaPound a Sant’Egidio. Prendono posizione i rappresentati dei circoli territoriali dei Democratici, che annunciano delle manifestazioni di sensibilizzazione sulla vicenda.

“ Nei prossimi giorni” si legge in una nota del coordinamento dei circoli del Pd della Val Vibrata, “ realizzeremo delle iniziative comuni con delle campagne informative per far capire a tutti i cittadini, a prescindere dalla loro estrazione politica, chi è veramente CasaPound. Organizzeremo inoltre, in concomitanza dei festeggiamenti del 25 aprile, in Val Vibrata, un incontro-assemblea con le altre forze politiche democratiche, le associazioni e tutta la società civile vibratiana, sui temi sempre attuali e importanti della Resistenza, della Liberazione e della Costituzione”. Le preoccupazioni dei Democratici, sulla vicenda CasaPound, riguardano le parole, ma anche i comportamenti. “ Ascoltare parole come la Costituzione della Repubblica Italiana va riscritta”, perché è opera di uomini che la compilavano all’indomani della guerra civile ed adempivano a quel compito nella scia dei carri armati stranieri. Oppure, gli immigrati vengono volentieri ad accettare paghe da fame che gli Italiani non possono più accettare. Cessare di esporre le nostre aziende a quella concorrenza renderà automaticamente inutile l’apporto di immigrati e tutelerà i nostri lavoratori, oggi scavalcati dai cosiddetti “lavoratori competitivi” per eccellenza: gli immigrati.”; che prendiamo direttamente dai siti internet di riferimento di questa associazione e che rifiutiamo con forza.  Fatti come, in ultimo per ordine cronologico: il sequestro da parte dei Carabinieri di Sant’Egidio di alcune copie di un volantino firmato dal movimento politico CasaPound in cui viene offeso il Parlamento italiano”.

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