Un vero e proprio boicottaggio compiuto per ragioni politiche. E’ così che il gruppo di Sel-Sinistra Italiana, con i propri coordinatori comunali, provinciali e regionali, ha bollato la scelta del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che non ha concesso, come in precedenza accordato, la location della Villa comunale per organizzare la terza edizione del Festival Iame di Officine Indipendenti.
Dopo aver infatti dato garanzie e disponibilità agli organizzatori per lo svolgimento della manifestazione, l’amministrazione comunale avrebbe ritirato la parola data e protocollata anche in un’apposita delibera di Giunta.
“Degli amministratori maturi e lungimiranti, che operano per il bene della collettività”, hanno detto Luigi D’Ettorre, Stefano Ciccantelli e Tommaso Di Febo, “avrebbero dovuto agevolare, non impedire, lo svolgimento di una manifestazione di questa portata perché a goderne sarebbe stata tutta la città. Risulta ancora più evidente che l’accanimento nei confronti di Officine, manifestatosi negli anni prima con ordinanze illegittime e ripetute chiusure e oggi con questo palese boicottaggio, ha profonde motivazioni politiche trattandosi di un gruppo di ragazze e ragazzi, di cittadini militanti e protagonisti di iniziative, progetti politici e culturali in chiara alternativa rispetto a chi governa, male, questa città”.
I coordinatori hanno dunque espresso grande dispiacere per una scelta dell’amministrazione che penalizza i cittadini teramani visto che, ripiegare sulla sede di Officine Indipendenti come luogo della manifestazione, significa limitare la partecipazione dei cittadini ad una manifestazione che porta in città artisti di fama internazionale.
“E’ sempre più necessario”, conclude la nota di Sel, “mettere in campo un progetto politico di rottura in grado di amministrare Teramo da sinistra e che quindi si ponga al servizio di chi ha ancora volontà e forza per alimentare il fondamentale ma sempre più trascurato settore della cultura e dell’associazionismo”.