Un numero di richieste che resta sempre elevato a fronte di un servizio che continua ad essere anno dopo anno limato. E’ sulla prima infanzia che la lista civica “Al centro per Teramo” fa un’inversione di fronte e, dopo essersi espressa in un primo momento con una certa perplessità sulla possibile esternalizzazione dei nidi, cambia idea e spinge per la privatizzazione del servizio.
“I numeri parlano da soli”, spiega il capogruppo Angelo Puglia che ricorda come, sui 255 posti disponibili nelle strutture comunali, per l’anno scolastico che sta per iniziare, siano solo 147 i bambini ammessi, a fronte di 286 richieste.
Per l’anno scolastico 2016-2017, infatti, il nido della Gammarana ospiterà 30 bambini su una capienza di 57, quello di via Diaz 40 sui 54 posti, quello di Piano Solare 22 su 36, quello di Colleatterato basso 30 su 48 e quello di San Nicolò 27 su 60. Numeri impietosi che pagano lo scotto anche di diversi prepensionamenti di coordinatrici e insegnanti, sul cui ricambio l’amministrazione comunale non ha potuto provvedere.
“Se in passato si riusciva anche grazie ai finanziamenti regionali a far scorrere le graduatorie”, continua Puglia, “oggi non possiamo più permetterci di aspettare le promesse della Regione che potrebbero anche non arrivare. Abbiamo strutture che lavorano a meno della metà delle proprie possibilità e questo è uno spreco che non possiamo più permetterci. Se è necessario esternalizzare per fornire un servizio che ci viene richiesto dalla collettività, si faccia subito, perché dobbiamo dare delle risposte concrete alle famiglie che ce lo chiedono”.
Intanto il servizio ricomincerà regolarmente il 1 settembre, visto che il Comune ha provveduto con i suoi tecnici ad effettuare i controlli in tutte le strutture dopo il terremoto del 24 agosto. L’allerta però resta alta e l’assessore alla Protezione Civile, Franco Fracassa, assicura che, in caso di nuove scosse, i controlli verranno effettuati nuovamente in maniera accurata, con l’attenzione massima che si deve in queste circostanze.