Lo hanno dichiarato il Movimento 5 Stelle Pineto e Silvi, precisando che “questo fatto è molto grave, oltre che per l’immagine turistica del Paese, anche per i mancati divieti di balneazione in quelle zone. Turisti e residenti hanno nuotato in un mare inquinato proprio dove esso doveva essere il più pulito di tutti. Da parte di AMP, non vi è stata nessuna presa di posizione che smentisse o confermasse pubblicamente i dati di Goletta Verde. Nonostante le varie segnalazioni di scarichi inquinanti, fatte pervenire da associazioni ambientaliste e dal M5S Pineto alle autorità del Parco Marino e al Comune di Pineto, nulla è stato fatto per prevenire tale fenomeno attraverso segnalazioni e denunce alle autorità di controllo”.
Il M5S chiede “per questa e per altre ragioni l’azzeramento del CdA del Parco Marino, che non è più un Ente nazionale pubblico al di sopra delle parti, ma un piccolo ente “privato” che non risponde più ai cittadini ma ad alcuni partiti che lo hanno nominato. Inoltre nei giorni scorsi abbiamo presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Teramo poiché, l’Amministrazione comunale di Pineto, in palese disprezzo delle direttive della Regione Abruzzo e della difesa della salute dei cittadini, ha omesso di apporre dal primo maggio del 2016, i cartelli di divieto di balneazione anche dove questa è interdetta definitivamente. Infine, tornando all’AMP, va fatto notare che manca un piano per la risoluzione dei corsi d’acqua inquinati che scaricano a mare, manca un servizio di controllo e vigilanza all’interno dell’AMP, manca un biologo marino che si occupi delle acque del mare e del parco, manca un piano di manutenzione della pineta e delle foci dei torrenti. Manca insomma tutto…. perché possa realizzarsi a pieno un parco marino”, concludono gli attivitisti del M5S Pineto e Silvi.
La replica del Parco Marino non è fatta attendere, definendo l’attacco del M5S di Pineto all’Area Marina Protetta, “se da una parte appare incomprensibile, dall’altra mostra tutta l’incompetenza e la scarsa preparazione amministrativa di chi guida il movimento a Pineto. Basta andare su internet e apprendere che il controllo sulla qualità delle acque di balneazione viene garantito dalla sinergia tra i soggetti che hanno competenze o che svolgono attività sul tema: il Ministero della Salute, che governa le azioni a livello nazionale; la Regione, cui sono demandati i compiti di definizione dello stato di qualità delle acque e di pianificazione annuale; i Sindaci, che sono le autorità sanitarie competenti ad emettere i provvedimenti di divieto di balneazione o di ripristino della balneabilità; l’Arta, che esegue i campionamenti e le analisi secondo le direttive regionali e comunica tempestivamente ai Sindaci gli esiti dei controlli proponendo l’interdizione alla balneazione in caso di superamento dei limiti previsti. Quindi chi accusa l’AMP o è incompetente o lo fa in mala fede cercando di sfruttare (egli si in chiave politica) l’ondata di preoccupazione verificatasi dopo le analisi di Goletta Verde-Legambiente, la quale, per altro, ha ribadito proprio a Torre Cerrano, nel corso di un incontro pubblico, la grande funzione ecologica dell’AMP”.
Pecisato che non è l’AMP a dover applicare i divieti di balneabilità, i rappresentanti del Parco rispondono punto per punto “alle farneticazioni dei grillini pinetesi. I prelievi di Goletta Verde sono stati effettuati subito dopo l’alluvione di luglio. Questo spiegherebbe l’aumento dei parametri negativi che prima e dopo l’alluvione sono tornati nella normalità (come testimoniano i dati del 10 luglio e del 10 agosto scorso diffusi dall’Arta). Tutto questo l’AMP lo ha detto e scritto su un comunicato ufficiale apparso su diverse testate regionali e sulle pagine dell’Area Marina stessa. Alle poche segnalazioni fatte dai Grillini l’AMP ha sempre risposto, così come gli organi dell’Area Marina hanno sempre sottolineato che i problemi per il nostro mare arrivano dalla mancata depurazione delle acque che arrivano dalle aree interne. Affermazioni fatte in sintonia con Legambiente, tanto che l’Amp si è fatta promotrice di un contratto di fiume che ha al centro dell’azione proprio la ristrutturazione della rete depurativa. Quindi se i grillini di casa nostra vogliono farsi pubblicità a discapito dell’unica area marina protetta abruzzese lo facciano pure. Chi amministra e gestisce l’Amp ha la coscienza tranquilla di chi sa di operare nel pieno rispetto della legge e soprattutto nel pieno rispetto della gente. Il M5S pinetese, invece, farebbe bene a riflettere e, magari, a tenere a freno la smania di protagonismo di qualche suo iscritto. Ma per meglio ribadire la serietà di chi amministra L’AMP Torre del Cerrano, portiamo a conoscenza di tutti che verranno attivate azioni in sede legale per tutelare l’immagine dell’Area Marina”.
ECCO I DATI: