Il consigliere dell’associazione di cultura politica giuliese è intervenuto sugli allagamenti che hanno colpito la città sottolineando probabili “responsabilità a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale e comunale) in tutti coloro che, avendo ruoli di governo, hanno fatto andare le scelte nella direzione della cementificazione dissennata, della sottovalutazione del rischio idrogeologico, della pessima realizzazione delle opere pubbliche viarie e idrauliche, dell’incuria nella manutenzione del territorio e delle reti di smaltimento delle acque, dell’abbandono dell’agricoltura tradizionale (quella sana e costruttiva della salute dei territori)”. Sul tema è stato chiesto e approvato da tutti un consiglio comunale straordinario. Successivamente si è accesa la polemica sul punto del mercato del giovedì a Giulianova Lido. Diversi gli scontri personali tra i consiglieri e qualche polemica con alcuni cittadini presenti. La mozione era stata presentata da Il Cittadino Governante dopo le polemiche del novembre scorso. “E’ stata, anche, l’occasione per stigmatizzare il maldestro e deprecabile tentativo dell’amministrazione di privilegiare qualcuno con la conseguente penalizzazione di tanti altri. Questo accadde in occasione della cacciata dei sette venditori dallo spazio pubblico loro riservato da anni nel mercato del giovedì nella piazzola davanti all’Hotel sul lungomare monumentale. Il tutto nel mentre continua in consiglio comunale il costante sostegno al sindaco da parte del consigliere di opposizione (Mimì Di Carlo, ndr), che sulla problematica si trova in forte conflitto di interessi”. La politica giuliese si infiamma e sotto accusa sono finiti anche alcuni commenti sul nostro giornale firmati con il nickname Citt Gov. Proprio sulle diatribe della scorsa sera è intervenuto Paolo Vasanella, rimproverando il Presidente del Consiglio comunale Nello Di Giacinto perché avrebbe consentito “ad alcuni consiglieri e non solo, di difendere le posizioni personali, in spregio ad ogni norma di legge sulla partecipazione, non riuscendo a garantire la legittimità e la trasparenza amministrativa”. Critiche anche a Mastromauro che avrebbe ridotto “l’attività consigliare, ad un penoso spettacolo teatrale” e con una maggioranza sempre più a pezzi.