Anche Giuliano Di Flavio, sindaco di Nereto, punta i piedi di fronte alla decisione della Asl di Teramo di sopprimere sette sedi di guardia medica sul territorio.
“La chiusura delle guardie mediche nel territorio teramano”, sottolinea di Flavio,” segue logiche sbagliate, diverse da quelle meritocratiche visto che gli indicatori di spesa ed efficienza della Asl teramana sono perfettamente in regola con le leggi nazionali e regionali, mentre questo non si verifica per le Asl di altre province abruzzesi non penalizzate. Chiudere senza un confronto con il territorio e i suoi amministratori ben sette guardie mediche significa impoverire il territorio e, soprattutto, privare i cittadini di importanti presidi della salute.
Nessuna norma economica può e deve privare il cittadino di avere cure adeguate in tempi brevi. Spiace constatare come, dopo alcuni colloqui avuti dal sottoscritto con i vertici della Regione e della Asl proprio sul problema guardia medica, si sia arrivati alla decisione senza ascoltare alcun Sindaco, in rappresentanza dei cittadini e dei territori”.
Il sindaco pone prefigura anche scenari diversi se tale ipotesi sarà perfezionata.
“La chiusura della guardia medica di Nereto”, proseue, provocherà senza dubbio un esodo di persone verso il pronto soccorso dell’Ospedale di Sant’Omero già in difficoltà ad erogare il servizio per l’elevato numero di pazienti che ne usufruiscono, contribuendo in tal modo a rendere meno efficace anche la funzionalità dello stesso pronto soccorso nel quale le code e i tempi di attesa saranno lunghissimi. Personalmente, sentirò i colleghi Sindaci per coordinare un’azione condivisa per capire fino in fondo i motivi che hanno portato la Regione a questa decisione che reputo grave sotto diversi aspetti. Tra l’altro sottolineo che il numero di prestazioni erogate e la posizione strategica della guardia medica di Nereto erano già dal sottoscritto state evidenziate alla Asl in un incontro ricevendo in tal senso rassicurazioni sul fatto che il provvedimento sui tagli sarebbe stato accantonato. So che nella gestione amministrativa i numeri e il merito non sempre contano ma calpestare così l’evidenza fa proprio male.