Bellante. In vista delle prossime elezioni comunali il Pd di Bellante cambia. Renzo Di Sabatino rinuncia a candidarsi: troppe tensioni interne e qualche problema di troppo, su tutti il Cirsu. Il circolo cittadino ha deciso di fare a meno delle primarie e nell’ultima assemblea di circolo ha scelto il pediatra Mario Di Pietro, 57 anni con un grande trascorso nel Pci, ma negli ultimi tempi ai margini della scelta politica.
L’investitura però non è stata gradita da molti esponenti del centrosinistra, e se l’IdV rilancia l’ex sindaco Ennio Chiavetta, tra i democratici la professoressa Flaviana Pavan è pronta a candidarsi come esponente di una piattaforma civica che “vuole esprimere le sue idee ed il suo programma innovativo per migliorare il comune di Bellante, per stare dalla parte di tutti i cittadini, per riportare al centro il valore della democrazia”. Appunto una divisione nata dalla tante turbolenze vissute negli ultimi periodi dall’amministrazione Di Sabatino e, soprattutto, dal mancato ricorso alle primarie. La Pavan le aveva proposte, chiedendo anche l’intervento del coordinatore provinciale Robert Verrocchio. Ma secondo la Pavan si è andati avanti con “prepotenza” e senza “considerazione del valore e del rispetto, dovuto a chi ha contribuito a rendere vincente questo gruppo. Ancora una volta il modus operandi del Partito Democratico locale, si è dimostrato essere una lobby dei soliti poteri forti, a danno di chi crede veramente di impegnarsi per il futuro del proprio paese.”. Nel frattempo per gli ultimi mesi di legislatura lo strappo della Pavan ha dato il là alla formazione in consiglio comunale di un gruppo misto con alcuni componenti del Pd, che hanno deciso “ con responsabilità di continuare a sostenere le attività della maggioranza di governo, pur non condividendo l’atteggiamento avuto nei riguardi delle loro istanze”. Insomma una clima ad alta tensione nel centrosinistra a Bellante, paese storicamente a sinistra, che potrebbe favorire il centrodestra.