preparata grazie al coinvolgimento del gruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, nella quale si chiede al Consiglio Comunale di attivarsi presso la Regione Abruzzo affinché il finanziamento per la realizzazione del cosiddetto “braccio a mare” del Porto di Roseto, che lo scorso 10 giugno la Regione stessa ha assegnato alla Provincia di Teramo, torni ad essere attribuito al Comune di Roseto degli Abruzzi, come previsto dagli accordi stipulati dai vertici regionali con l’ex Giunta Pavone.
L’importante finanziamento di circa 1 milione e 700 mila euro, stanziato sotto il governo Chiodi per la realizzazione del “braccio a mare” del Porto di Roseto, ovvero una barriera che prolungando l’argine in sponda sinistra del Fiume Vomano si estende verso il largo per poi deviare verso nord-ovest e terminare di fronte all’imboccatura portuale, venne revocato dall’attuale Giunta D’Alfonso e, solo in seguito all’intervento dell’ex Giunta rosetana guidata dal sindaco Pavone, fu reinserita tra gli interventi del cosiddetto Masterplan.
Però lo scorso 10 giugno, con la Città in piena campagna elettorale, si apprese, in occasione della sottoscrizione della convenzione tra la Regione Abruzzo e altri enti destinatari dei fondi del Masterplan, che il finanziamento non sarebbe stato erogato più al Comune di Roseto degli Abruzzi bensì alla Provincia di Teramo.
“Chiediamo un intervento urgente del Consiglio Comunale su questo importante tema ed auspichiamo che il sindaco Di Girolamo si attivi, in maniera immediata, affinché la Regione Abruzzo faccia un passo indietro e revochi questo finanziamento alla Provincia per restituirlo, come naturale che sia, al Comune di Roseto degli Abruzzi ed ai rosetani” sottolineano i Consiglieri del centrodestra.
“Si tratta di un intervento importante e strategico per la nostra Città ed è giusto che venga realizzato in tempi brevissimi e con il coinvolgimento fattivo e diretto di quanti operano all’interno della struttura e hanno a cuore le sorti del territorio. Auspichiamo che il primo cittadino rosetano, che più volte in campagna elettorale ha sottolineato che, se avesse vinto, avrebbe potuto contare su di un canale di dialogo privilegiato con Regione e Provincia, in virtù delle comuni radici politiche, si attivi immediatamente per fermare questo “scippo” perpetrato nei confronti del nostro territorio riportando la gestione di questo importanti finanziamento nelle mani del nostro Comune”.