Consorzio Agrario Teramo, Coldiretti: “Dalla Cia solo strumentalizzazioni”

teramo_ciaTeramo. È sempre più evidente che il Consorzio Agrario sta diventando vittima di una strumentalizzazione politica e di una diatriba interna al Pd che non riguarda chi vuole costruire il futuro del settore agricolo, non interessa gli agricoltori, che meritano più rispetto e non serve al Consorzio agrario d’Abruzzo, che ha ben altro di cui occuparsi per il bene delle imprese agricole.

La Coldiretti replica così alla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), che ieri l’ha chiamata in causa per la vicenda relativa alla “scomparsa” del Consorzio Agrario teramano. “È però necessario e doveroso” aggiunge la nota della Coldiretti “evidenziare la correttezza e la trasparenza con cui, alla presenza di un notaio e con una maggioranza qualificata, sono state svolte le procedure che hanno portato, attraverso la fusione dei Cap di Teramo e Chieti-Pescara, alla creazione del consorzio agrario d’Abruzzo e alla elezione del presidente Domenico Pasetti”. Tutto secondo la norma, dunque. Più pungente, invece, è il commento di Gheri Piantieri, ala Pd, che parla in una nota di “campagna mediatica” messa in piedi da Giorgio De Fabritiis e da Mauro Di Bonaventura, rispettivamente presidente e direttore della Confederazione italiana agricoltura, contro il Consorzio Agrario di Teramo e contro la sua fusione.

“Ma non era più semplice fare i dovuti ricorsi nelle sedi competenti?” si chiede Piantieri. “Oppure non c’erano i presupposti? O forse in quel periodo erano impegnati a farsi rieleggere nella loro organizzazione? Erano talmente impegnati nella corsa alla presidenza della CIA che quando hanno ricevuto la convocazione dell’assemblea dei Soci del consorzio Agrario di Teramo, per le ore 7.30 in prima convocazione e alle 9.30 in seconda, hanno pensato bene di arrivare alle 9.30. Dimenticando che i lori Soci (gli agricoltori) la mattina si alzano presto per lavorare i campi. Dopo aver ottenuto l’investitura di presidente e direttore della Cia, si svegliano, vestendo i panni di dirigente di partito: De Fabritiis e Di Bonaventura, rispettivamente componente dell’Assemblea Provinciale e Segretario del circolo PD di Tortoreto. E in questa veste alzano il tiro ma non sul Consorzio, bensì chiedendo le dimissioni di un componente del Cda del Consorzio d’Abruzzo.A nessuno dirigente è permesso di utilizzare il Partito Democratico per campagne denigratorie o peggio ancora per lotte personali”. E conclude con un consiglio: “alzarsi presto la mattina fa bene alla salute”.

La risposta di Giorgio De Fabritiis, presidente Cia Teramo. “In riferimento alla dichiarazione odierna di Manola Di Pasquale che manifesta la propria disponibilità a dimettersi dal CDA del Consorzio Agrario CADA “nel caso ci fosse la richiesta dei sindacati di puntare ad un consiglio di amministrazione fatto di solo imprenditori” noi, nell’apprezzare e ringraziarla per la sua disponibilità, dichiariamo che la nostra volontà è proprio quella di insediare nel CDA del Consorzio Agrario solo imprenditori agricoli e che analoga volontà è stata espressa in più occasioni sia da Confagricoltura che da Copagri. Siccome riteniamo molto difficile che Coldiretti, dopo i ripetuti colpi di mano perpetrati all’insaputa di tutti con l’intenzione di avere il controllo totale del Consorzio Agrario per ragioni facilmente comprensibili anche per non addetti al lavoro, rapidamente raccolga l’invito all’apertura, noi invitiamo Manola Di Pasquale, di cui ribadisco apprezziamo la disponibilità dimostrata, a dimettersi immediatamente dal CDA del Consorzio Agrario proprio per testimoniare, con questo gesto, la volontà a voler fare in modo che il Consorzio Agrario torni ad essere patrimonio di tutti gli agricoltori e non solo di una parte. Evidenzierebbe, con questo gesto, che gli avvenimenti, cosi come negativamente succedutisi, non volevano rappresentare un comportamento finalizzato alla divisione del mondo agricolo o allo schierarsi solo con una parte della rappresentanza degli agricoltori teramani. Questo gesto favorirebbe sicuramente una apertura di Coldiretti nei confronti delle altre Organizzazioni del mondo agricolo, vanificherebbe dubbi fino ad ora aleggiati circa un suo inspiegabile schierarsi solo con una parte, oltretutto minoritaria, della rappresentanza degli agricoltori e potrebbe, nei fatti, favorire il rilancio del Consorzio Agrario in ambito regionale che, solo caratterizzando il Consorzio Agrario come proprietà di tutto il mondo agricolo, diventerebbe punto di riferimento per l’intera agricoltura abruzzese facendola decollare anche in termini imprenditoriali, di fatturato e di utilità per tutti gli agricoltori. Noi ci aspettiamo questo gesto  di buona volontà da Manola Di Pasquale che sicuramente verrà apprezzato da tutti gli agricoltori di questa Provincia”.

La nota di Robert Verrocchio, segretario provinciale del Partito Democratico. “Dopo giorni di dichiarazioni contrapposte sulle vicende del Consorzio Agrario, il Segretario Provinciale Robert Verrocchio  ritiene di dichiarare la completa estraneità del Partito dalla vicenda. E’ bene ricordare che la CIA  è un’organizzazione di categoria, con organismi propri e altri rispetto alle forze politiche, e il Consorzio Agrario è un ente  altrettanto indipendente, per di più all’epoca dei fatti, commissariato dal Ministero. Nessuna confusione, dunque, è consentita tra il ruolo del Partito e i suoi dirigenti e quello delle istituzioni appena citate. Questo in base ai sacrosanti principi di autonomia tra il ruolo dei Partiti e quello delle rappresentanze di categoria, all’interno di una società articolata e complessa come la nostra. Inoltre, ritengo indispensabile ribadire che la solidarietà e la stima all’interno di una comunità politica, quale è un Partito, è il primo esempio da offrire alla cittadinanza quando la si vuole rappresentare e riscuoterne la fiducia, candidandosi alla guida di un territorio”.

 

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