Giulianova. Si è costituito nei giorni scorsi il Comitato “Basta un sì- Le donne del PD per il cambiamento”, comitato tutto al femminile che vede protagoniste le donne del Partito Democratico di ben 7 Comuni della Provincia di Teramo su un asse trasversale mare-monti.
Componenti del Comitato sono: Nadia Ranalli (segretaria del Circolo Lido- Giulianova); Federica Vasanella (capogruppo PD in Consiglio Comunale a Giulianova); Adalberta Chiodi (Consigliere Comunale Giulianova); Ilenia Ceci (Vice-presidente Assemblea Regionale PD di Alba Adriatica); Teresa Ginoble (Presidente del Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi) ; Daniela Ferrante (Assessore del Comune di Mosciano S. Angelo); Emanuela Sganga (direttivo Pd di Tortoreto); Vincenzina Di Battista (Segretaria del Circolo PD di Cermignano); Maria Fatima di Giovannantonio (Segretaria del Circolo PD di Notaresco).
Lo scopo del Comitato, supportato dal Segretario Provinciale Gabriele Minosse, è quello di diffondere e promuovere le ragioni del SI’ al Referendum Costituzionale che si svolgerà il prossimo autunno, anche in sinergia con altri comitati sorti a livello nazionale e regionale: è previsto, fra gli altri, un evento con Michele Fina, promotore de “I Comizi per la Costituzione”.
Attraverso una fitta serie di iniziative e dibattiti verranno illustrati e diffusi gli elementi caratterizzanti della riforma costituzionale che propone di dare maggiore stabilità ed efficienza al Paese attraverso il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, una maggiore garanzia di partecipazione popolare con l’abbassamento del quorum referendario e una nuova distribuzione di competenze tra Stato e Regioni.
L’impegno del Comitato “Basta un sì- Le donne del PD per il cambiamento” sarà soprattutto quello di fare chiarezza sulla portata e sul significato della grande riforma costituzionale che vedrà tutti i cittadini protagonisti di un cambiamento epocale, che salvaguarda i principi fondamentali della Carta Costituzionale ma che, nel contempo, interviene su meccanismi farraginosi e arcaici che impediscono all’Italia di essere competitiva al pari degli altri Paesi Europei .
“Molta confusione e molte cose non veresono state dette a proposito del referendum- dicono le componenti del comitato- ma i cittadini devono invece essere informati nei contenuti e meritano un dibattito approfondito e intellettualmente onesto su questioni che invece riguardano e riguarderanno la nostra vita di cittadini e il futuro del Paese; abbiamo dinanzi una scadenza importantissima, questo referendum è un treno che non si ferma e non ripassa ed è arrivato il momento di salire, non dobbiamo autocondannarci per toglierci qualche sassolino dalla scarpa e per castigare magari un avversario politico che ci sta antipatico. Per questo ci sarà tempo. Se verrà attuata la riforma, gli italiani avranno modo di decidere chi deve governare, e quindi premiare o penalizzare chi vorranno. Molti cittadini- proseguono le donne del Comitato- avranno la testa piena di dubbi e paure, instillate dai conservatori, da quelli del NO sempre e comunque, da quelli che hanno interessi e privilegi personali da salvaguardare; seguiteci, partecipate, fateci domande e dimostreremo che non c’è alcun pericolo all’orizzonte, e lo faremo avvalendoci di tecnici qualificati. A ottobre non votiamo per noi, ma per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Cerchiamo di non essere egoisti questa volta”.