Atri. Continuano le polemiche sulla revoca dell’assessore Umberto Italiani dalla Giunta di Atri. Dopo il botta e risposta con il sostegno del centrodestra alle scelte del sindaco Gabriele Astolfi, il Partito Democratico definisce la maggioranza “sfarinata”, mentre l’ormai ex assessore parla di “gestione patronale” e afferma di conoscere “l’uomo che ha imposto il tutto”.
“Il Sindaco, la Giunta, la Destra atriana stanno scrivendo, in questi giorni, una delle pagine più brutte della storia politica di Atri. La revoca dell’Assessore Italiani, la sua cacciata dalla coalizione, la sua difesa personale, la risposta incredibile della residua ‘maggioranza’ piena di contumelie, di riferimenti personali e familistici sono sotto gli occhi di tutti. Tutto questo sta provocando dei seri danni di immagine non solo agli interessati ma all’intera città, ve ne rendete conto? Come è possibile che nessuno della Giunta, della coalizione, non senta la vergogna ed il dovere di dire la verità e di prendere le distanze da simili metodi ed argomenti? Nessuno che dica qualcosa di politico e di buon senso?”
Lo ha dichiarato il Partito Democratico Atri, aggiungendo “siamo certi che questa vicenda si trascinerà nel tempo tra mille faide. Vogliamo avvertire i cittadini atriani che non ci sarà da divertirsi perché ne andranno di mezzo gli interessi di Atri . Il PD e il Gruppo consiliare già nel 2011 avevano denunciato gli interessi di IDF all’interno del Centro Turistico Integrato, ma solo adesso questo ci viene riconosciuto, mentre prima ci rispondevano che tutto era posto, che dicevamo falsità, che ci avrebbe pensato Astolfi in persona, il super eroe della situazione, il gigante della politica atriana. Noi del PD, difendiamo lo Sport e la sua agibilità, non ci interessano le sorti dei vari assessori, ma non accettiamo la politica vergognosa dello scaricabarile, avvertendo, nel contempo, dall’intraprendere anche iniziative amministrative soltanto demagogiche. Ormai è chiaro a tutti, lo dicono loro, lo dice Italiani: dietro lo Sport esistono altri e più importanti argomenti di dissenso e ne riparleremo a breve. Chiedemmo la costituzione di una Commissione del Consiglio che avesse il compito di verificare, in brevissimo tempo, gli aspetti controversi e facesse il punto, con l’intervento degli uffici addetti, dello stato dei problemi e riferisse al più presto al Consiglio Comunale: tutto inutilmente!”
Per i Democratici tutte le previsioni si sono avverate “associazioni in rivolta, contenziosi legali, servizi bloccati, assessori sfiduciati: chiediamo con forza ed urgenza la convocazione di un Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno: ‘Situazione Impianti sportivi comunali e loro gestione. Provvedimenti’. Sono certo che il clamore di questa vicenda finirà presto, poi rimarranno le cose importanti da fare, poi bisognerà rimboccarsi le maniche per Atri. Lavorerò sempre per il bene di Atri, come è tradizione di famiglia.Lavorerò per cercare di risollevare Atri dalla crisi che la attanaglia. Mi opporrò sempre a qualsiasi cessione di sovranità ai teramani. Sono un uomo libero, che pensa con la propria testa, un Atriano puro come tutta la mia vita lo dimostra”.
Non si è fatta attendere la replica dell’ex assessore Umberto Italiani che replica al sindaco e alla sua ex maggioranza: ” Caro Sindaco i problemi di Atri sono altri: in questi anni Atri si è spenta.Non bastano le feste e gli atti di forza per nascondere tanto altro.Il Popolo osserva, il popolo sa, il popolo pensa, il popolo agisce, il popolo decide, il popolo non crede che il CTI possa aver provocato la mia revoca.Non voglio cavalcare la polemica,basta. I cittadini vogliono altro; sono costretto tuttavia, a dover difendere la mia onorabilità ed integrità di uomo e politico”.
Italiani afferma di aver “sempre sollevato il problema del CTI. Gli atti deliberativi che mi si accusa non aver portato in giunta non erano necessari in quanto si era instaurato un contenzioso. Il sindaco ha sempre rimandato decisioni sull’argomento,assumendo a se la problematica da oltre un anno.Ha lavorato quindi da solo in piena autonomia.Ha lavorato sull’argomento rimandando soluzioni o ribaltando gli accordi. Non voleva risolvere il problema. Voleva avere un’arma per potermi attaccare, ma ha commesso parecchi errori. Inoltre la decisione di ripristinare il Pala Alessandrini è stata assunta sotto il mio assessorato e su mia forte spinta come è stato fatto per la piscina e per il circolo tennis. Per tutti gli altri interventi , quali la ristrutturazione del pala Bargiglione e gli interventi sugli stadi comunali, le risorse in questi ultimi anni non ci sono mai state. Per quanto concerne le dichiarazione sulle mie posizioni poco trasparenti,rigetto ogni accusa di opacità. Sono moralmente integro ed ho sempre detto la verità ai miei amici consiglieri ed a tutti. Nel 2011, infatti, il consigliere Modestini Raffaele, in un’interrogazione scritta al consiglio comunale, chiese esplicitamente che io chiarissi la mia posizione societaria. Io risposi per iscritto al consiglio comunale dichiarando la mia posizione di ex socio. Feci anche un comunicato stampa poi pubblicato per dichiarare la medesima posizione all’opinione pubblica.Non ho mai sottaciuto niente ai miei colleghi consiglieri.Non ho mai sottaciuto la mia posizione ed i cittadini lo hanno dimostrato sostenendomi con un larghissimo consenso. Per quel che riguarda le accuse di gestione clientelare e famigliare penso proprio che sia il caso di offrire invero argomenti concreti. I fatti ,quelli veri,parlano per me. La denigrazione per giustificare atti che sostengono decisioni politiche è veramente di basso profilo”.
Rivolgendosi ai consiglieri di centrodestra l’ex assessore afferma di sapere “con certezza che buona parte dei miei colleghi ed amici di maggioranza si sono trovati ad avallare un comunicato scritto dal sindaco in assoluta autonomia. Resta evidente altresi che la maggioranza è stata riunita a cose fatte , evidenziando ancora una volta la gestione padronale dell’Amministrazione. Ricordo a miei amici e colleghi però che le parole hanno un peso ed un significato e coscienza vuole che sottoscrivendo tale documento ufficialmente dicono cose che non pensano e che non sono vere. Queste vicende tuttavia non mineranno i miei rapporti con Loro, perché conosco l’uomo che ha imposto il tutto, non raccontando tutta la verità”.
Sulla vicenda sono tornati anche il coordinatore regionale, Nazario Pagano, e quello provinciale, Vincent Fanini, di Forza Italia, precisando che “nonostante le strumentalizzazioni per effetto di una lettura fuorviante circa una vicenda squisitamente locale, i vertici regionali e provinciali di Forza Italia non mettono in discussione la fiducia nel Sindaco Gabriele Astolfi, anch’egli forzista di lungo corso e che bene ha governato in tanti anni di attività amministrativa, fiducia che viene rinnovata per la prosecuzione del buon governo nella bellissima Città di Atri”.