“La questione è puramente economica” si legge nella nota. “La polemica è sui balzelli che i cercatori di funghi sono costretti a pagare oltre alla tassa introdotta dalla Legge Regionale. Da una parte la Provincia che incassa attualmente i benefici economici, dall’altra le amministrazioni comunali che si sentono defraudate di un gettito, particolarmente importante per le aree montane”.
Secondo l’associazione dei consumatori teramana, bisogna far prevalere il buon senso e comprendere cosa viene fatto in altre Regioni. La tassa deve essere unica e valere su tutto il territorio della regione e devono essere superati i balzelli locali. L’attuale legge è sbilanciata, occorre un nuovo testo che riporti un riequilibrio a favore delle realtà locali. Il meccanismo è molto semplice: il contributo incamerato deve essere ripartito in percentuali, una parte a Provincia e Regione, l’altra alle realtà locali. Queste ultime verranno ristorate sulla base della capacità funghiva in percentuale del proprio territorio su quello regionale. Questo sistema porta equità, benefici a tutti e soprattutto certezza di diritto”.