Teramo. Lo scorso venerdì mattina si è tenuta, in Provincia, un’assemblea del personale addetto alla manutenzione delle strade (i cosiddetti cantonieri) convocata da CGIL, CISL e UIL e dalla RSU aziendale. Oggetto dell’incontro è stata la proposta di conciliazione avanzata dall’Ente provinciale per il pagamento degli straordinari maturati dal 2005 al 2009, mai pagati dall’amministrazione per questioni di bilancio.
Le somme accantonate per gli straordinari, soprattutto per il personale addetto alla manutenzione delle strade (ma anche per gli autisti e la polizia provinciale), vengono spesso esaurite in pochi mesi a causa di eventi non facilmente prevedibili (come eventi atmosferici eccezionali) o di particolari esigenze di servizio.
Accesi i momenti del confronto, con il personale che ha minacciato di non garantire più le prestazioni al di fuori dell’orario di lavoro. Tuttavia, la paziente opera dei rappresentanti sindacali è riuscita a far convergere la maggioranza sulla necessità di raggiungere l’accordo evidenziando, tra l’altro, la disponibilità dell’Ente, e in particolare dell’assessore Elicio Romandini, a creare meno disagi possibili al personale interessato.
La parola passa ora ai vertici dell’amministrazione provinciale, che dovranno tenere conto anche delle richieste, emerse durante l’assemblea, relative ad una maggiore sicurezza nell’organizzazione del lavoro ed all’inclusione, nell’accordo, anche degli autisti ed del personale della polizia provinciale.
Sembra, infatti, che per queste ultime due categorie la Provincia voglia trovare un diverso accordo, più penalizzante in termini economici.
Va ricordato che dei quattro autisti in servizio in Provincia, ad esclusiva disposizione della parte politica, uno (l’autista del presidente Valter Catarra) ha un contratto integrativo che prevede una somma aggiuntiva forfettaria che copre anche l’eventuale straordinario, mentre gli altri non percepiscono alcuna maggiorazione, pur essendo costretti, per le esigenze dei singoli assessori, a dover lavorare spesso fuori dall’orario di servizio senza, finora, vedersi liquidato lo straordinario effettuato.
Diversa la situazione del personale della polizia provinciale che, pur se avvisato dal Dirigente di riferimento dell’impossibilità di effettuare, a causa dell’esaurimento del budget affidato al settore di appartenenza, è costretto comunque, per particolari esigenze di servizio, a sforare negli orari (interventi su incidenti, attività di vigilanza, ecc.) e vorrebbe, legittimamente, vedersi riconosciuto il lavoro svolto.
La situazione, quindi, appare di non facile soluzione, soprattutto perchè, pare, che negli uffici di via Carducci si stia raschiando il fondo del barile per raggranellare soldi, a causa delle sempre minori somme erogate dallo Stato (si parla di circa due milioni di euro in meno) e di gestioni non sempre oculate della macchina amministrativa provinciale.
Intanto la giunta si è “rinchiusa” in conclave ieri ed oggi, per stabilire le prossime linee guida di governo provinciale e l’eventuale riorganizzazione dell’Ente, che dovrebbe vedere la diminuzione dei settori e l’accorpamento di diversi servizi.
I prossimi giorni ci diranno quali e quanti provvedimenti la Giunta Catarra vorrà mettere in atto.