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Atri, revocato l’assessore Umberto Italiani

Atri. L’assessore Umberto Italiani è stato revocato dal suo incarico, con il ritiro di tutte le deleghe, dalla Giunta Astolfi.

Il provvedimento, che riporta la data del 30 giungo, sarebbe stato notificato ieri all’ormai ex assessore e, questa mattina pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Atri.

Due anni di mandato non sempre semplici e spesso nell’occhio del ciclone. La causa della revoca sarebbe da cercare in presunte frizioni con altri assessori. Nel provvedimento, infatti, si precisa che l’atto della Giunta atriana non costituisce nessun giudizio sulle qualità e le competenze di Italiani ma  “per garantire la serena prosecuzione del mandato amministrativo”.

L’ex assessore (con deleghe allo sport, ambiente, vigili urbani, agricoltura), sarà sostituito nel prossimo consiglio comunale, che sarà convocato a giorni. Negli ultimi anni la sua azione politica è spesso finita nell’occhio del ciclone dell’opposizione per le vicende legate alla raccolta e smaltimento di rifiuti (ndr, il fratello è il presidente del Consorzio Piomba Fino) e al Centro Turistico Integrato.

Su questi temi molteplici attacchi sono giunti dal Movimento Civico Atri non si tocca che con questo provvedimento considera legittime le proprie battaglie. “Atri non si tocca ha avuto ragione ad evidenziare qualcosa che non andava. Ha avuto ragione a richiedere a gran voce che occorreva uno scossone di fronte al torpore di immobilismo che riguardava alcuni aspetti dell’attività amministra comunale”.

Per i rappresentanti del Movimento il sindaco Astolfi “ha lanciato un segnale importante che costituisce la strada da seguire in furto per amministrare Atri con efficienza. Gli assessori non possono essere intoccabile perché scelti fiduciariamente. Gli assessori devono sempre essere sottoposti al controllo della propria azione e valutati periodicamente per quello che fanno e per i risultati che raggiungono. Tutto ciò per il bene della città che amministrano”.

Atri non si tocca ringrazia dunque Astolfi perché ha dimostrato di “essere un vero sindaco che antepone gli interessi della città a mere ragioni politiche ed opportunistiche. Si continui così. Atri ha bisogno di cambiamenti”.

In sei punti il Movimento ha stigmatizzato le criticità maggiori causate dalla gestione dell’assessore Italiani che il nuovo assessore dovrà risolvere: “Centro turistico privatizzato con causa civile in corso, confusione nei pagamenti e conseguente posizione di difficoltà per le associazioni sportive, utenze ancora pagate dal comune, atri cup che non può sfruttare impianti a gestione comunale tenuta a pagare somme rilevanti per il C.T.I.; Palaalessandrini da anni inagibile; Palestra Bargiglione da anni inagibile; Pagamento da parte del Comune delle attività motorie scolastiche che vengono effettuate presso il C.T.I.; Stadio Comunale senza impianto illuminazione agibile ormai da più di 10 anni; Utilizzo della quasi totalità degli impianti sportivi in deroga per mancanza di agibilità”.