Usa l’arma dell’ironia la Cgil Funzione pubblica per la vicenda legata al mancato pagamento degli straordinari agli agenti della polizia municipale (anni 2014 e 2015) e delle indennità di procedimento.
“Nel silenzio del Sindaco e del Segretario Generale”, scrive la Cgil, ” l’unica risposta è giunta dal dirigente dell’area economica finanziaria del Comune, con la quale ci informava che il mancato pagamento di tali emolumenti ai vigili, sarebbe dovuto alla mancata risposta alle sue numerose sollecitazioni inoltrate -paradossalmente – ad un funzionario vacante dal 1 gennaio del 2013 e mai sostituito, ossia il responsabile del Comando della Polizia Municipale, il quale avrebbe avuto, tra le sue competenze, quella di autorizzare la liquidazione delle indennità pregresse ai tre agenti municipali”.
Situazione, questa al limite del paradosso, che merita una specifica.
In sostanza il dirigente dell’Area Economica Finanziaria, nel sollevare una questione formale circa l’assenza di un responsabile facente funzioni del Comando della polizia Municipale incaricato del pagamento delle indennità, contemporaneamente, in qualità di membro dell’Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, sottoscriveva una contestazione di addebito e inizio procedimento disciplinare all’agente che “nella sua qualità di responsabile facente funzioni del Comando di Polizia municipale, chiamata ad assolvere incarichi non di sua competenza, ritenendo di non rivestire la carica di responsabile dell’ufficio in assenza di incarico formale”.
L’organizzazione sindacale ha presentato, di recente, alla luce di tali comunicazioni, una nuova istanza all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rando Angelini, per chiedere lumi sul pagamento delle indennità, ma nessuna risposta è ancora arrivata.
” L’unica conclusione plausibile” dice ancora il sindacato, ” che il silenzio sulla vicenda nasconda l’effettiva volontà da parte dell’Ente di non corrispondere le dovute indennità agli agenti. Di sicuro non resteremo con le mani conserte e ci rivolgeremo, nostro malgrado, alle autorità competenti, con costi aggiuntivi per l’Ente”.