Il nodo del contendere risiede tutto in una recente determina dirigenziale, pubblicata sull’albo pretorio, con la quale viene disposto il pagamento per 6300 euro alla cartolibreria di proprietà della sorella del sindaco.
Nulla questio. I fornitori vanno pagati per i servizi offerti.
Quello che però viene evidenziato dai due consiglieri comunali, ruota attorno alla tempistica del pagamento, ossia il 26 maggio.
” A quella data il Comune di Nereto ancora non pagava i ratei in scadenza delle polizze assicurative, ancora non liquidava il Tfr maturato dai Vigili Urbani”, si legge in una nota, ” ad oggi con attività cessata da 4 mesi, ancora non erogava tutti contributi da riconoscere alle associazioni che si sono impegnate in manifestazioni e che, solo in questi giorni, verranno pagati gli scrutatori impegnati nell’ultimo referendum.
In ogni caso, pur ritenendo doveroso riconoscere ogni pagamento, accederemo agli atti per capire se, contestualmente, tutti i fornitori similari siano stati pagati ma anche perché non siamo del tutto convinti che la somma poteva essere erogata con la sola allegata autocertificazione sottoscritta dalla Ditta Di Flavio in sostituzione del Durc. A noi risulta che anche le imprese individuali, seppur senza dipendenti, per essere pagate devono comunque dimostrare di essere in regola con i versamenti contributivi che gli competono come ditta individuale, allegandone le relative attestazioni”.
Situazione, questa, che ora sarà approfondita, ma che offre lo spunto al gruppo di Direzione Futuro di tornare a parlare di regole. ” Ricordiamo al sindaco” dicono, ” ancora una volta di rispettare norme e regole. Non è corretto giustificare i ritardi nei pagamenti scaricando le responsabilità sull’assenza del dirigente del settore finanziario. Quanto riferito dimostra, concretamente, che quando una cosa vuole essere fatta viene perseguita e le assenze non rappresentano un ostacolo”.