Sant’Omero. Prosegue l’iter per giungere all’approvazione della variante generale al Piano Regolatore. È stato, infatti, validato dalla Regione Abruzzo, al tavolo tecnico del 29 aprile scorso, lo studio di 1° livello di Microzonazione Sismica elaborato dai tecnici nominati dall’Ente, i Geologi Claudio Cigno e Stefano Tucci.
L’attestato di validazione è stato definitivamente consegnato al Comune, con nota del Responsabile dell’Ufficio “Rischio Sismico” della Regione, il 9 giugno.
“La microzonazione sismica – dichiara l’assessore Carla Gatti – è uno strumento importantissimo che dal 2011 è divenuto obbligatorio in sede di pianificazione urbanistica. Lo studio effettuato dai tecnici incaricati dall’Ente è molto dettagliato, in quanto l’intero territorio del Comune di Sant’Omero è stato analizzato dal punto di vista sismico; il che vuol dire che sono state elaborate delle mappe in grado di rappresentare come reagiranno le varie aree del territorio comunale in caso di terremoto. Si tratta, pertanto, di uno strumento che andrà sicuramente ad incidere sulle future scelte strategiche dell’amministrazione comunale, ma che ha risvolti importanti anche dal punto di vista della sicurezza di tutti i cittadini per quelle che saranno le future progettazioni edilizie”.
“Ora”, conclude l’assessore, “sarà necessario che i tecnici incaricati di redigere il nuovo PRG procedano a revisionare la bozza di piano consegnata all’Ente nel 2014, per effettuare i necessari adeguamenti prima che venga inviato al Genio Civile ed essere così portato in adozione e definita approvazione in Consiglio Comunale”.
Soddisfazione espressa dal Sindaco Andrea Luzii il quale ha affermato “il Piano Regolatore, spacciato per pronto prima delle elezioni comunali del 2014, si è rivelato una colossale menzogna della precedente amministrazione per ragioni elettorali”.
“Sono stati necessari numerosi adempimenti burocratici ed un grande lavoro coordinato dall’assessore Carla Gatti per arrivare al momento attuale”.
“Finalmente possiamo dire che manca relativamente poco per l’adozione del piano regolatore in Consiglio Comunale, dopo quasi venti anni di attesa”.