Campli, tasse evase, Quaresimale: Giovannini è incompatibile, deve dimettersi

Campli. “L’ex sindaco Giovannini ha evaso consapevolmente le tasse comunali, da primo cittadino e da consigliere comunale.

 

L’evasione è accertata. E questo significa che ha dichiarato il falso, cioè di non avere debiti con l’amministrazione, sia al momento della candidatura a sindaco nel 2014, sia nella proclamazione quale consigliere comunale. Giovannini adesso deve dimettersi per rispetto di tutti i camplesi che, con sacrificio, pagano regolarmente le tasse”.

 

 

È quanto dichiara il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale, a nome di tutta l’amministrazione comunale, dopo il consiglio comunale che ieri sera ha affrontato la questione di incompatibilità. “Sull’onestà di chi ricopre cariche pubbliche – aggiunge – non possono esserci dubbi. Per questo motivo, e per un obbligo di legge, abbiamo deciso che la questione fosse portata in consiglio comunale, con trasparenza e di fronte ai cittadini. Siamo rimasti basiti dalle dichiarazioni del consigliere Fiorà che nel suo intervento ha dichiarato, in diretta streaming, che avremmo dovuto affrontare il tema a porte chiuse, nelle stanze di Palazzo Farnese, tenendolo quindi nascosto ai camplesi”.

 

La vicenda

 

 

Tutto nasce dall’attività di accertamento tributario iniziata due anni fa dalla giunta comunale, per recuperare l’evasione e diminuire il carico fiscale, secondo la logica del “pagare meno-pagare tutti”. Ma dagli accertamenti sono emersi, non senza stupore, alcuni nomi “eccellenti”.

 

Tra questi, proprio quello di Gabriele Giovannini, attuale consigliere comunale di minoranza. Così dopo aver accertato l’evasione, l’amministrazione comunale ha provveduto, in ottemperanza alla legge, a calendarizzare nel consiglio di ieri 16 giugno la discussione sull’incompatibilità del consigliere Giovannini, ai sensi del decreto legislativo 267 del 2000.

 

Guarda caso – spiega l’assessore Agostinelli, che aveva sollevato il caso il 2 maggio – solo dopo aver ricevuto (lunedi’ 13) l’ordine del giorno del consiglio, Giovannini ha provveduto mercoledì 15, il giorno prima della seduta, a regolarizzare una parte della sua situazione. Allo stesso modo, solo dopo le mie prime dichiarazioni in merito, lo stesso Giovannini ha provveduto, solo il 5 maggio, a dichiarare all’ufficio tributi (prot. 6361) l’immobile di sua proprietà sito nella frazione di Cesenà. Un immobile sul quale non è mai stata pagata la Tari, nonostante Giovannini vi risieda dal 2007″. Inoltre, spiega ancora Agostinelli: “Nel 2013, mentre Giovannini era sindaco, ha ricevuto due avvisi per omesso pagamento Tarsu/Tari relativi al 2007 e 2008, e riferiti all’immobile nel quale è ubicato lo Studio Tecnico di cui è legale rappresentante. Guarda caso pagati il 6 maggio, pochi giorni dopo le mie dichiarazioni. Mentre risultano parzialmente pagate le tasse riferite ad una società riconducibile sempre a Giovannini”.

 

Agostinelli conclude: “Dopo le mie prime dichiarazioni sono stato attaccato e offeso dal Pd di Campli, che, anziché chiedere piena luce, continua a difendere Giovannini e tenta di insabbiare la vicenda. Mariani e Fiorà decidano da che parte stare: con un ex sindaco evasore o con i cittadini onesti?”.

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