Roseto. “Il nuovo Piano Regolatore ridisegna la città di Roseto e il suo viluppo attraverso progetti qualificanti sotto il profilo urbanistico. Scelte che guardano al turismo, alla viabilità, alla valorizzazione dei siti storici ma anche ai prodotti dell’agricoltura, scelte che sono state integrate per quanto attiene alle norme generali dai componenti dell’Ufficio di Piano e dai cittadini stessi che hanno partecipato con proprie proposte dopo la fase della comunicazione. Fin dal 2001 i rappresentanti della minoranza hanno deciso di non partecipare al percorso di formazione della proposta di Piano e l’abbandono della Commissione è solo l’ultima azione di boicottaggio che si basa esclusivamente scelte politiche e non concrete”. Con queste parole l’assessore Enzo Frattari replica alle accuse lanciate dalla minoranza nei giorni scorsi e ha aggiunto: “sfido le opposizioni ad un incontro pubblico sui miei presunti interessi personali rispetto al PRG. Ed ho già dato mandato ai legali per la tutela della mia immagine e della mia moralità”.
L’assessore all’Urbanistica ha incassato la solidarietà dei componenti dell’Ufficio di Piano, del segretario politico del PD, dagli assessori e dall’onorevole Ginoble oltre che del sindaco Franco Di Bonaventura che ha dichiarato: “c’è chi vuole il PRG e chi non lo vuole. Vedo attacchi da parte di alcune forze politiche ma nessuno entra nel merito, come se non ci fosse una vera conoscenza dell’argomento. Questa amministrazione ha preso un preciso impegno con i cittadini fin dal suo primo insediamento e pertanto il nuovo strumento urbanistico sarà portato presto all’attenzione del Consiglio comunale per l’adozione e dopo la pubblicazione sul Bura si darà il via alla fase delle osservazioni da parte dei cittadini. Sono state attivate tutte le procedure di partecipazione, sia quelle previste dalla legge come l’Ufficio del Piano sia sperimentando strumenti come il Piano Strutturale Strategico e la comunicazione alla città della bozza del Piano, ma strada facendo le minoranze hanno deliberatamente scelto di non partecipare venendo meno ai propri diritti ed alle proprie prerogative come rappresentanze politiche”. Per il segretario comunale del Pd, Celestino Salvatore, sarebbe stato fatto di tutto per far partecipare le minoranze ma da pare loro c’è stata una chiusura totale.
“Manca lo spirito di collaborazione che animò l’approvazione del vecchio PRG nel 1985 – ha ricordato Vincenzo Fidanza – anche in quella occasione si era sotto campagna elettorale, ma maggioranza e opposizione parteciparono attivamente senza posizioni demagogiche ne personalismi per comporre uno strumento urbanistico adeguato”.