Teramo. “Più che fare le domande Catarra deve trovare le risposte”. È l’affermazione del consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini, che risponde alle ultime dichiarazioni relative alla questione rifiuti del presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra.
“Sono d’accordo nel lasciar perdere le responsabilità del passato” spiega, infatti, Ruffini, “ma chi governa oggi deve assumersi l’onere di trovare le soluzioni”. Per questo motivo, il consigliere del Pd indica una serie di azioni da intraprendere, nella sua opinione, per risolvere la situazione nel teramano. Tra questi, accelerare l’apertura della discarica di Graziano, in cui Catarra è componente del cda di Sogesa, arrivare all’affidamento per l’apertura della discarica di Atri (che secondo Ruffini va bonificata, poi riaperta e ampliata) e riattivare il sito di Tortoreto, da troppo tempo abbandonato dall’amministrazione comunale e che rischia di diventare una bomba ecologica. Il consigliere spinge, inoltre, ad avviare un dialogo con le altre regioni limitrofe, oltre che ad un maggiore controllo da parte della Provincia della raccolta differenziata e maggiore sostegno ai Comuni in ritardo. Necessario infine, secondo Ruffini, avviare la realizzazione del bioessicatore, se ritenuto ancora valido ed efficace e verificare se tra i dieci siti provinciali idonei alla realizzazione di una discarica vi è la disponibilità di aprirne qualcuno. “Oltre queste priorità” conclude il consigliere “resta da chiarire quale sviluppo avrà la discarica di Irgine nel Comune di Notaresco. Invece di annunciare ogni giorno la chiusura di una discarica nel chietino, Catarra farebbe bene ad impegnare il Presidente della Regione Chiodi” incalza Ruffini “che tra le numerose deleghe vanta anche quella dei rifiuti. Catarra può e deve farsi promotore delle soluzioni anche aprendo un dialogo con le regioni limitrofe, come le Marche oppure l’Emila Romagna. Se è vero che il Molise ha detto no per Guglionesi, è ora che qualcuno vada a parlare con i Presidenti Spacca ed Errani per chiedere un aiuto provvisorio che permetta al teramano di uscire dall’emergenza. Se Chiodi non ce la fa, visto che è ingolfato dalle mille deleghe che possiede, sia Catarra il promotore di un’azione politica verso queste Regioni. Cosa sta aspettando? E’ evidente, che finora è mancata la volontà e la capacità delle istituzioni Regione e Provincia su questo fronte”.
Ruffini propone un accordo con le Marche, in cui Chiodi fornisca la sua autorizzazione a conferire prossimamente fuori regione. “Rivolgo inoltre l’ennesimo appello a Chiodi” conclude Ruffini. “Sblocchi la rimodulazione dei fondi del Piano Triennale per quanto riguarda la raccolta differenziata. Sono 15 milioni di euro, disponibili, bloccati ed inutilizzati, per incapacità della Giunta regionale di assegnare i fondi ai Comuni”.