La Giovane Teramo tira le orecchie al sindaco: “Pensi a lavorare”

Il direttivo dell’associazione culturale giovanile “La Giovane Teramo” (il cui simbolo è “alo parlare agi mesura”), che da anni lavora nel mondo del volontariato, esce allo scoperto e attacca l’amministrazione comunale rea, a suo dire, di non rappresentare più la volontà popolare, tenendo in agonia un’intera città.

“Basta fare un giro per qualsiasi via della città, qualsiasi frazione, qualsiasi locale pubblico”, si legge in una nota, “per intuire che l’indice di gradimento del Sindaco Brucchi è prossimo allo zero, di certo crediamo che non si sia mai registrato nella storia un cosi basso livello di popolarità. Dopo essere stati un anno dietro a verifiche, rimpasti, azzeramenti e quant’altro voi politici usate come termini per giustificare l’ingiustificabile, chiediamo al Sindaco di non farci vivere un altro strazio ora con la storia dei Consiglieri delegati, che nulla a che fare con l’interesse collettivo”.

L’associazione ricorda, inoltre, come fosse già in stato avanzato la consulta dei giovani e quella dei Comitati, dove tra l’altro aveva portato il proprio contributo, facendo inserire nella bozza di regolamento il voto per i sedicenni per l’elezione dei direttivi dei comitati di frazione.

“Ci aspettiamo da lei”, scrive ancora La Giovane Teramo rivolgendosi al primo cittadino, “che abbandoni l’idea dei consiglieri delegati, casomai li faccia lavorare fin da subito per portare a compimento i due regolamenti”.

E, a proposito di democrazia, anche l’associazione chiede a Maurizio Brucchi di far giudicare ai cittadini il suo operato. “Non si dia i voti da solo per carità”, conclude la nota, “siamo bravi tutti a farlo, lei certamente più degli altri”.

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