Nel Consiglio camerale dello scorso 29 novembre, la Confartigianato Imprese Teramo ha pertanto votando contro, non approvando la proposta della Giunta camerale. Secondo Di Marzio, infatti, sono pochissime, appena il 15% del bilancio, le risorse messe a disposizione del mondo imprenditoriale della provincia di Teramo per l’anno 2011. “Il presidente della CCIAA di Teramo Di Carlantonio” racconta Di Marzio “nella sua relazione ha presentato per l’ennesima volta un bilancio prudenziale, ignorando che le risorse oggi devono essere messe a disposizione delle nostre imprese e non tenute prudenzialmente in cassa”.
Di Marzio ha evidenziato che gli oneri della gestione corrente e quelli che si prevedono nel 2011 sono elevatissimi rispetto alle entrate. Su un totale di oneri gestione corrente di 8.147.386 euro si prevedono infatti costi per il personale per un totale di 2.435.932 euro, costi di funzionamento per 2. 897.711 euro, ammortamenti e accantonamenti per 1.713.743 euro e solo 1.100.000 euro per iniziative promozionali ed informazione economica. “Gli errori commessi in questi ultimi anni da parte della Giunta camerale oggi vengono pagati dalle imprese” continua il presidente. “Errori come sostenere per anni società inutili e fallimentari che tolgono al bilancio camerale centinaia di migliaia di euro; si spendono ogni anno 181.978 euro per il C.R.E.S.A.; quote associative annuali per centri regionali commercio estero e nazionale per 387.551 euro che non portano quasi niente alle aziende della provincia di Teramo in quanto sono sempre le stesse aziende che usufruiscono dell’iniziativa. Stipendi da favola per Segretario Generale e Vice Segretario. La Confartigianato dice basta a tutto questo e lo fa votando contro il bilancio che viene proposto sperando che gli altri consiglieri vogliano prendere atto di quello che evidenziamo ed in futuro cercare di proporre insieme a noi iniziative che finalmente possano aiutare le aziende a superare le difficoltà del momento”.