Venanzio Cretarola, ex amministratore della società in house Teramo Lavoro, è stato assolto ieri dall’accusa di dichiarazione infedele ai fini di evasione fiscale (per la procura la società avrebbe evaso 700mila euro). Stessa accusa caduta in primo grado anche per un altro ex amministratore, Alessandro Recchiuti.
Cretarola e Recchiuti sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Per Cretarola, dunque, in merito alle varie vicende sulla Teramo Lavoro, rimane in piedi solo l’accusa di peculato che si dice certo di far cadere in appello. “Un’accusa dalla quale non mi sono potuto difendere perché contestata poco prima della fine del processo – spiega Cretarola – La mia reputazione come professionista ed imprenditore ha subito danni enormi. Perché tutto questo contro di me? E perché invece dalle mie segnalazioni di irregolarità non parte nulla?”.
Cretarola va nello specifico: “Mi riferisco ai metodi di gestione del Fondo Sociale Europeo tramite le Province che di recente hanno portato alla decertificazione di 40milioni di euro. Mi riferisco alle procedure utilizzare da anni dal settore lavoro della Provincia di Teramo per gli avviamenti a selezioni pubblici presso gli Enti, la cui irregolarità sta emergendo di recente, come nel caso della procedura annullata dalla ASL alla stessa Provincia”.
“Su questo ho più volte scritto alla Procura di Teramo e sono stato tre anni fa ascoltato come persona informata sui fatti su mia richiesta. Poi più nulla”.