Martinsicuro. Approvazione del bilancio di previsione e riconoscimento del debito fuori bilancio relativo alla vertenza Flajani.
Torna a riunirsi lunedì 13 giugno (ore 18.30) il consiglio comunale di Martinsicuro per una seduta importante, sotto vari profili. Il varo del bilancio di previsione (anche alla luce delle diffida prefettizia, così come accaduto ad altre municipalità) e la definizione del debito Flajani, che tante discussioni ha assorbito nelle ultime settimane a livello cittadino.
La fase di avvicinamento all’assemblea civica segna anche una presa di posizione del gruppo consiliare del Pd (Giuseppe Capriotti e Simona Antonini).
“Dopo quattro anni di amministrazione Citta Attiva però non si riesce ancora ad approvare un bilancio di previsione nei termini prescritti dalla legge. Non ci sono notizie del tanto sbandierato bilancio partecipato e c’è voluto addirittura l’intervento diretto della Vice-Prefetto Vicario che ha diffidato i nostri Amministratori all’approvazione di quegli atti nei termini indicati.
Pur non volendo commentare un previsionale fatto a giugno, da informazioni assunte, buona parte di questi ritardi sono da imputarsi, a detta dei nostri amministratori, al Debito Fuori Bilancio per la sentenza relativa all’esproprio per l’area del deputare di Villa Rosa. Di questa vicenda si tratterà nel prossimo Consiglio Comunale, con il Riconoscimento del debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva.
“Questa vicenda”, dicono ancora i Dem, “ci costa oltre 800.000 Euro, che si vanno a sommare ai 550.000 euro già sborsati nel recente passato per la stessa vicenda; una cifra che per metà sarà coperta attraverso un mutuo e metà attraverso risorse di bilancio. Questo scenario implica di conseguenza un taglio sensibile a diversi settori e ad una riduzione delle opere pubbliche da portare a compimento: in pratica un Comune bloccato”.
Sulla questione Flajani, i due consiglieri di minoranza usano molta cautela. ” Al momento”, dicono ancora, “non crediamo sia così facile dare una considerazione. Abbiamo ritenuto utile istituire una commissione di indagine, su iniziativa dei consiglieri comunali, e col voto unanime del Consiglio Comunale, per stabilire eventuali responsabilità. Commissione che si è riunita già in prima seduta il 10 maggio.
Il lavoro in questa Commissione impone ai componenti un atteggiamento responsabile e vincolato al segreto d’ufficio per alcune situazioni. Tutto sarà rimesso dalla Commissione al Consiglio nei tempi dovuti”.