Giulianova, degrado zona industriale Colleranesco: strade rotte e rifiuti abbandonati 

P1030364Giulianova. La zona industriale di Colleranesco a Giulianova è in stato di completo abbandono. Lo denunciano i ragazzi della Giovane Italia locale che hanno spiegato: “Quello che dovrebbe essere un punto nevralgico dello sviluppo economico e sociale della nostra città è un ricettacolo di immondizia, rifiuti di ogni genere (computer, frigoriferi, materassi, poltrone, gabinetti, TV, etc…) e per di più materiali nocivi per la salute pubblica come il polistirolo e gomme usate abbandonati ai bordi della strada che costeggia il depuratore di Colleranesco”.


Non solo i rifiuti ma anche le strade si presentano dissestate con innumerevoli “crateri” che renderebbero difficile il passaggio per qualsiasi mezzo e nel contempo sarebbero un costante pericolo per l’incolumità dei passanti ed un rischio continuo di danni a cose. collerenesco_2
“La via che costeggia il depuratore – si legge nella nota – è interrotta in alcuni punti da sacchi di rifiuti di grandi dimensioni. Inoltre, abbiamo rilevato con immenso stupore, la presenza, all’interno del depuratore, di una piccola gabbia con tetto probabilmente in eternit, dove vi è un cavallo (nella foto in basso a sinistra), dal nostro punto di vista, in precarie condizioni igienico- sanitarie. Infine, anche il sottopasso all’ingresso di quest’area, oltre a presentarsi anch’esso dissestato, mostra un passaggio pedonale impraticabile coperto da erba e vegetazione fluviale, rendendo impossibile l’accesso ai pedoni”.
colleranesco_5I ragazzi della Giovane Italia richiamano il Comune di Giulianova che lascerebbe gli operatori della zona, già afflitti da una crisi economica congiunturale mondiale, lavorare in tali degradanti condizioni. La Giovane Italia ha segnalato la situazione agli organi competenti e in particolar modo ai vigili urbani, i quali sono prontamente intervenuti nella persona del maresciallo Vincenzo Forcini. Le proposte sono due: chiusura della strada, finché i rifiuti saranno smaltiti e l’installazione di telecamere per visionare i relativi illeciti. Se gli interventi non saranno effettuati a breve saranno chieste le dimissioni dell’assessore all’ambiente Filipponi e del dirigente preposto.

 

 

 

 

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