Si comincia alle ore 9.00 con l’apertura della mostra mercato in piazza Vittorio Emanuele II: stand dei prodotti tipici, esposizione di trattori d’epoca e fiera zootecnica faranno da apripista in questa giornata di Festa. Seguirà, alle ore 10.00 nell’ufficio turistico di palazzo Farnese, un convegno su “Alimentazione e malattie dei bovini”, al quale interverranno Alessandro Gramenzi e Augusto Carluccio, docenti della Facoltà di Veterinaria di Teramo, mentre le conclusioni saranno affidate al preside di Facoltà Fulvio Marsilio.
Seguiranno, alle ore 12.30 e alle ore 15.00, i primi due laboratori del gusto della giornata, dedicati rispettivamente alla degustazione del formaggio e dell’olio extravergine d’oliva. Alle ore 16.00 ci sarà il secondo momento di approfondimento, con un convegno sul tema “Il futuro dell’agricoltura”. Dopo i saluti del sindaco di Campli Gabriele Giovannini e del segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio, interverranno Fabrizio Di Bonaventura, responsabile area agricoltura del Pd di Teramo, Giorgio De Fabritiis, presidente della Cia di Teramo, Mario Ippoliti, direttore di Copagri Teramo, Federica Morriconi, presidente di Confagricoltura Teramo, Raffaele Betti, direttore di Coldiretti Teramo, Claudio Ruffini, consigliere regionale del Pd, Dino Mastrocola, preside della Facoltà di Agraria di Teramo, Lodovico Gherardi, coordinatore nazionale del Settore Est Europa che affronterà la tematica delle politiche europee, e Vincenzo Lavarra, responsabile nazionale del dipartimento agricoltura del Pd. La festa provinciale dell’agricoltura si concluderà, alle ore 18.00, con il terzo laboratorio del gusto dedicato al vino. La giornata, inoltre, sarà allietata dalla musica del gruppo folkloristico di Cellino, Eco tra i torrioni.
“Parlare di agricoltura” ha detto Verrocchio nella conferenza stampa di presentazione “significa parlare di cibo, di ambiente, di turismo. Sono note a tutti le difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare gli agricoltori, costretti a fare i conti ogni giorno con una continua impennata dei costi e un calo vertiginoso dei ricavi. Basti pensare che solo nell’ultimo anno, circa 100 aziende agricole sono state costrette a chiudere”. Senza dimenticare che il settore dell’agricoltura non beneficia di occasioni creditizie né di ammortizzatori sociali. “Manca inoltre un supporto di consulenza” aggiunge Sandro Mariani “e con questa grande festa vogliamo ragionare e fermarci a riflettere proprio su questo, in un’ottica di natura economica”.
Da qui il titolo della giornata, “Coltiviamo il nostro futuro”, a dimostrazione del fatto che “il nostro partito” spiega Fabrizio Di Bonaventura “è attento alle problematiche dell’agricoltura, che rappresenta una ricchezza per la provincia”.
Marina Serra