Tortoreto. La lettera aperta ad Alessandra Richi. E’ quella che ha diffuso, nelle ultime ore, il Movimento 5 Stelle.
Una lunga riflessione quella dei Pentastellati che abbracciano il percorso dell’amministrazione comunale dall’inizio fino alla caduta di mercoledì 18 maggio. Movimento 5 Stelle che ha già annunciato un’assemblea pubblica durante la quale saranno fatte ulteriori riflessioni. Assemblea che è in fase di organizzazione.
La lettera
Caro ex-Sindaco di Tortoreto,
come ci ha abituato in questi due anni preferisce affidare i suoi pensieri alla stampa, mai in questi due anni si è aperta ai cittadini, mai in questi due anni un serio dibattito politico in Consiglio Comunale, ridotto a mero ratificatore di decisioni prese altrove, da e con chissà chi.
Cerca di salvare la faccia e la dignità, ma purtroppo verrà ricordata come il primo Sindaco della storia di Tortoreto (se escludiamo il ’44, ma erano altri tempi) a riuscire a far commissariare il nostro Comune.
Non cerchi di far ricadere la sua incapacità, politica ed amministrativa sulle minoranze, che hanno semplicemente fatto opposizione a scelte sbagliate, a progetti incomprensibili e mai condivisi e cercato di arginare i danni che via via stavate facendo al Paese, ma piuttosto rifletta sugli errori fatti scegliendo quei compagni di lista, scegliendo quegli assessori, chiudendo le porte ad ogni contributo che abbiamo cercato di dare e, soprattutto, dica ai nostri concittadini con trasparenza, una volta per tutte quali sono le vere ragioni della rottura politica della Sua maggioranza.
Abbiamo chiesto più volte la sfiducia degli ex-assessori Chicchirichì e Di Mizio, le abbiamo chiesto di dimettersi fin dal settembre 2015, quando era già evidente la Vostra crisi politica.
Invece Lei, mal suggerita dai suoi fedelissimi (sempre meno), ha voluto tirare avanti, senza dialogo, senza trasparenza, senza apririsi, (perchè no anche alle opposizioni) per chiedere aiuto, un consiglio, fino ad andare a sbattere contro quel muro che gli stessi suoi compagni di viaggio stavano tirando su, in modo evidente a tutti, tranne che a Lei.
Nonostante questo Le avevamo teso una mano lo scorso 2 aprile, quando avevamo con trasparenza e pubblicamente dichiarato la nostra disponibilità agli atti urgenti per la stagione estiva e poi dimissioni Non un contatto su questo, non uno scambio di opinioni, ma invece la chiusura totale fino ad escluderci persino dalla Commissione che avrebbe dovuto discutere il bilancio.
Nonostante questo Le avevamo offerto ancora una scappatoia, chiedendo nel Consiglio Comunale del 16 maggio, la sospensiva sull’approvazione del rendiconto, per darLe la possibilità di riprendere fiato, invece ha preferito andare spedita verso quel muro ormai evidente tra Lei ed i suoi ex-compagni di avventura.
L’abbiamo attesa inutilmente nella sede comunale il 18 maggio sera, per un Consiglio Comunale revocato in modo illegittimo a 4 ore dalla sua convocazione . C’erano tutti i Consiglieri, tanti cittadini ignari tranne Lei e i suoi fedelissimi. Sarebbe stata l’occasione per un confronto aperto e franco, invece ancora una volta ha preferito nascondere la testa sotto la sabbia.
Se avesse veramente avuto a cuore il bene del Paese avrebbe potuto prendere atto di questa situazione a tempo debito, permettendo l’insediamento del Commissario in tempo per preparare al meglio la stagione estiva, invece ha tirato inutilmente per le lunghe ed ha tentato addirittura di allungare ulteriormente l’agonia fino a giugno. Ha fatto del terrorismo mediatico instillando nei nostri concittadini la paura del Commissario pur di giustificare qualsiasi decisione (naturalmente la Sua) e tentare di addossare alle minoranze ogni responsabilità, come fa il bambino con le mani sporche di marmellata che cerca di incolpare gli altri.
Il Commissario approverà bilancio consuntivo (semprechè non ci siano stranezze) e previsionale e, siamo certi, ci porterà attraverso la stagione estiva fino alle prossime elezioni con professionalità, senza dover sottostare ai ricatti incrociati di questo o quell’altro e senza dover guardare in faccia a nessuno nel rispetto delle regole, delle norme e del buon senso Noi gli facciamo i migliori auguri di buon lavoro”.