Passata, dunque, la linea dura dettata dal sindaco Gaetano Vallescura che ha imposto la ratifica di tutte le prescrizioni fatte dalla sezione urbanistica, soprattutto quelle che contrastavano con il piano territoriale provinciale. “L’approvazione di questo punto – ha affermato il primo cittadino di Silvi – era condizione necessaria per portare a termine la variante al PRG. Mi sono complimentato con tutta la mia maggioranza, e con quei consiglieri di minoranza che hanno votato con noi, che hanno mantenuto un indirizzo politico coerente ed indispensabile per l’approvazione del piano, resistendo alle pressioni di chi si è visto penalizzato dalle osservazioni della Sup. Hanno dimostrato tutti maturità politica facendo prevalere gli interessi generali: paradossale che alcuni membri della minoranza abbiano presentato quasi 30 emendamenti, molti dei quali contrastavano con il piano provinciale, che avrebbero compromesso la variante di un piano da loro approvato nel 2004; addirittura c’è chi, come il consigliere Tieri, ha proprio votato contro un piano approvato dai suoi referenti politici, allora giunta di centro sinistra”.
Il voto ha visto la maggioranza compatta, mentre l’opposizione di è divisa: hanno votato a favore Rocchio (PdCI) e D’Isidoro (indipendente), contrario Tieri (Sel), astenuto il PD.
“Assurdo che accusano noi di essere cementificatori – ha concluso Vallescura – ma quei trenta emendamenti sono la prova di chi predica bene e razzola male”.
Soddisfatto il consigliere delegato all’urbanistica Piero Mazzone che ha parlato di un “passo fondamentale per l’approvazione finale della variante al PRG; è stato fatto il massimo per poter approvarlo in tempi brevi. Un lungo e duro lavoro da parte del mio assessorato e del servizio urbanistico, tra l’altro, a costo zero, senza pesare alle tasche dei contribuenti”.