Roseto. Il prossimo otto novembre scade il bando di concorso, indetto dall’amministrazione comunale di Roseto, per il posto a tempo indeterminato per il nuovo dirigente amministrativo del I Settore “Servizi sociali e culturali, Personale e organizzazione – Servizi scolastici, Sport, Turismo, Edilizia residenziale pubblica (assegnazione alloggi)”. Al Pdl rosetano non convince il bando, spiegando che i “requisiti per l’ammissione alla selezione previsti nel bando vi è a nostro avviso un ventaglio troppo ampio per quanto concerne il titolo di studio che il candidato deve avere: laurea in Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio ma anche, Lettere, Filosofia, Scienze dell’Educazione, Lingue e Letterature straniere”.
Per Dante Di Marco, consigliere comunale e vicecommissario Pdl a Roseto i titoli di studio in materie umanistiche non collimerebbero con “quanto sarà oggetto dell’esame stesso (argomenti di carattere giuridico da trattare sia nella prova scritta che orale) ma soprattutto con le funzioni tecnico-amministrative del ruolo di Dirigente del I Settore. Non vorremmo che questi criteri poco restrittivi favoriscano intromissioni politiche lesive della necessaria trasparenza e della necessità di individuare un funzionario imparziale e all’altezza del lavoro sin qui svolto dalla dottoressa Lasca”. Fabrizio Fornaciari, dirigente provinciale di Giovane Italia ha criticato l’amministrazione Di Bonaventura per la mancanza di trasparenza nella nomina delle commissioni nei concorsi fin qui avvenuti.
“Proprio con questo bando – ha spiegato Fornaciari – di concorso entrano in vigore la modifiche previste dalla Delibera G.C. N°89 del 28 luglio 2010 all’art.4 del Regolamento degli uffici e dei servizi per l’individuazione dei componenti della commissione esaminatrice. La Commissione sarà infatti composta attraverso Determina del Dirigente del servizio personale o economico-finanziario. Però prima della suddetta delibera, nonostante l’entrata in vigore dell’art. 107 del TUEL (D.Lgs 267/00), le opinioni della dottrina e varie pronunce giurisprudenziali tra cui la Sent. Consiglio di Stato Sez. V N°6723 del 28 dicembre 2007 che prevedono il principio di separazione tra potere politico (Giunta comunale) e apparato burocratico (Dirigente), le commissioni esaminatrici per i concorsi per posti in organico nel nostro comune venivano individuate dalla Giunta comunale in netto contrasto con il principio di separazione. Una pratica quindi di intromissione politica nella nomina dei componenti della commissione che dovrebbe invece essere caratterizzata dalla massima trasparenza ed autonomia. Non stupisce quindi che con netto ritardo la Giunta Di Bonaventura recepisce i principi dell’ordinamento sulla trasparenza non avendone comunque tenuto conto per la composizione della commissione esaminatrice né nel recente concorso per un posto a tempo indeterminato come istruttore di biblioteca addetto alla catalogazione (Cat.C) né per il concorso per due posti a tempo indeterminato per coordinatore della squadra operai. Entrambi i concorsi sono stati indetti il 3 dicembre 1009”.
Il Pdl parla di “legittimi sospetti sulla effettiva trasparenza dell’azione amministrativa del centrosinistra”, per questo si invoca la massima trasparenza e correttezza per il prossimo concorso e il centrodestra rosetano vigilerà “affinché tutto ciò avvenga nell’interesse dei cittadini di Roseto”.