Con una spesa di 808 mila euro (645mila euro per la quota capitale e di interessi ancora da corrispondere, oltre a 175mila euro di penali da corrispondere dalla Cassa depositi e prestiti), a fronte di una prevista di 1milione e 66mila euro, l’ente metterà la pietra tombale su cinque diversi mutui. La strategia, perfezionata nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, è stata illustrata nei particolari da Gianfranco Marconi, assessore con delega alle finanze, nel corso di una conferenza stampa. “ L’estinzione anticipata dei mutui”, sottolinea Marconi, “ presuppone una serie di vantaggi per le casse comunali e sia per quella che sarà la progettualità futura. Oltre al risparmio netto, frutto dell’operazione in se, scrollarci di dosso le operazioni pregresse di finanziamento ci consentirà sia di ridurre la spesa corrente, con benefici sul rispetto del patto di stabilità, che di accrescere la capacità di indebitamento del Comune, frutto poi di parametri di legge molto ferrei”. Va detto che per i mutui contratti tre lustri fa, l’ente pagava interessi passivi del 6,5%, che sono ben al di sopra di quelli praticati oggi dagli istituti di credito. Per azzerare i mutui in questione, l’ente attingerà all’avanzo di bilancio che, per legge, può essere destinato a questa operazione oppure a spese per investimenti. Per rendere ulteriormente conveniente l’operazione, il Comune conta anche sull’eventuale rimborso della penale, che fino a due anni fa era poi trasferita agli enti pubblici dallo Stato, mentre ora non è prevista, nonostante l’Anci stia facendo pressioni in questa direzione.