Sono le amare conclusioni a cui giunge Piero Angelozzi, segretario generale della FP Cisl Teramo, che invita ancora una volta la Provincia di Teramo ad aprire il tavolo delle trattative. Con un monito, però. “In caso contrario” promette, infatti, Angelozzi “l’organizzazione si vedrà costretta a proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti, con ripercussioni pesanti sui servizi offerti all’utenza”.
Stando a quanto dichiarato dal segretario, l’organizzazione sindacale avrebbe chiesto da tempo l’apertura del tavolo per discutere su almeno tre punti fondamentali: valorizzazione del personale dipendente, fondo produttività, ristrutturazione dotazione organica. “A tutt’oggi, però” sottolinea Angelozzi, “nulla è accaduto. Si è a conoscenza di una ispezione fatta dalla Ragioneria Generale dello Stato dove sono state evidenziate delle carenze e delle irregolarità. Si deve rilevare la mancanza di un progetto per quanto riguarda la nuova dotazione organica, le posizioni organizzative, la nuova dirigenza. Si sentono solamente voci, ma a queste non seguono mai i fatti. La FP Cisl di Teramo vuole quindi sensibilizzare l’amministrazione a porre in discussione tali pesanti problematiche che creano disagio e nocumento ai lavoratori dell’ente”.