La cosa, ovviamente, non passa inosservata al vicesindaco Daniele Laurenzi, che prende carta e penna e racconta quanto accaduto al sindaco, al consigliere delegato allo sport, al comando della polizia urbana e al presidente del Csi. Potrebbe avere anche delle ripercussioni la presa di posizione del vicesindaco di Nereto, relativamente allo svolgimento di una manifestazione (“Meeting in gioco”) che si è tenuta domenica scorsa nel vecchio campo Menti. In realtà, l’evento era stato autorizzato nel campo sportivo di viale Europa, ragione per cui il vicesindaco lamenta sia il fatto che la manifestazione, in pratica, si è svolta in un luogo non autorizzato, ma anche la scorrettezza della stessa associazione, che avrebbe acconsentito di issare uno striscione giudicato strumentale. “Ho riferito al presidente del Csi”, scrive Laurenzi in una nota, “che non mi aspettavo che la sua associazione, si prestasse alla strumentalizzazione sul “Menti”, che quello striscione era inopportuno oltre che fuori luogo, come fuori luog” si stava svolgendo il Meeting, infine trovavo deprecabile utilizzare i bambini e le famiglie per un fine diverso dallo spirito dell’iniziativa. Mi è stato risposto che il Csi non sapeva nulla dello striscione, o meglio non sapeva chi materialmente lo aveva posizionato. Risposta, questa, che mi ha lasciato ancora più allibito e mi sono sentito leggermente preso in giro, per non usare altro aggettivo”.