E tra i sindacati è ormai scontro. “Un attacco giudicato irresponsabile, anche perché non circostanziato” scrivono oggi Cisl e Cgil. “La Uil, per sua stessa affermazione, non ha voluto entrare nel merito delle denunce e degli esposti che queste Organizzazioni Sindacali hanno fatto a carico dello Zooprofilattico, dilungandosi, invece, in accuse contro Cgil e Cisl e denigrazioni nei confronti di altri Enti della provincia di Teramo, in particolare la Provincia, l’Acquedotto del Ruzzo e la Camera di Commercio, che diventano, nella nota, Enti canaglia”.
In questi casi, avevano scritto, “le regole sono state sistematicamente disattese e stravolte, i principi sono stati calpestati, nessuna tutela è stata riservata a chi ne aveva diritto e a chi ne aveva titolo e merito, poiché il tutto era finalizzato allo scopo di favorire i parenti, gli affini, gli amici e gli appartenenti alle consorterie politiche e pseudo politiche, a prescindere dai diritti, dai titoli e dai meriti”.
Ma allora, si chiedono Cisl e Cgil, “perché la Uil non ha denunciato, agli organi competenti le illegalità cui fa riferimento? E perché non denuncia le attuali illegalità rilevate negli altri Enti, onde evitare che si possa pensare ad una probabile connivenza della Uil di Teramo? Alle parole della Uil rispondono i fatti”.
Le due organizzazioni sindacali, infatti, comunicano che da pochi giorni è giunta la risposta del Ministero della Funzione Pubblica che, attraverso il Servizio Ispettivo, chiede allo Zooprofilattico di Teramo di metterlo al corrente circa “eventuali modifiche, integrazioni o revoche” delle procedure concorsuali contestate, “anche alla luce di quanto risulta essere stato già evidenziato dal dirigente del servizio veterinario della Direzione delle Politiche della Salute della Regione Abruzzo”.
Non potendo permettere che i lavoratori degli altri Enti della provincia di Teramo siano calunniati dalla Uil di Teramo, già dalla giornata di ieri la Cgil e la Cisl di Teramo hanno chiesto e chiederanno, in occasione delle trattative, tavoli separati.