“ Sarà mica colpa del bosco se ci sono le tr……!” L’ironia, pungente, di Maurizio Crozza (autore della copertina della trasmissione Ballarò) investe anche l’Abruzzo e di riflesso il possibile taglio della vegetazione, sulla sponda sud del fiume Tronto, per fronteggiare il fenomeno della prostituzione.
La lettura di Crozza, ovviamente, è di natura comico-satirica, e come tale va valutata, solo che alcune inesattezze (San Benedetto del Tronto spostato in Abruzzo, e il provvedimento di disboscamento accostato ad una decisione della Regione Abruzzo), hanno prodotto delle reazioni di natura politica. C’è chi, come nel versante marchigiano, si è sentito in dovere di prendere le distanze dal fenomeno della prostituzione in strada (“San Benedetto non è in Abruzzo”), chiedendo allo stesso Crozza un intervento di rettifica e chi, invece, (parliamo della Regione Abruzzo), ricorda che nessuna decisione in questa direzione è stata adottata.
Regione Abruzzo: “ nessun taglio di alberi sulla bonifica”. ”La Giunta regionale d’Abruzzo non ha adottato nessun provvedimento, nè ha in animo di farlo, circa il taglio di alberi lungo la bonifica del Tronto per eliminare il rifugio delle prostitute e dei loro clienti. Chi afferma il contrario lo fa per generare disinformazione, divulgando notizie prive di ogni fondamento. In questi giorni , appare davvero inquietante vedere come si riesca a diffondere informazioni incomplete, inesatte e fuorvianti solo per creare clamore”. Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Angelo di Paolo, in risposta agli annunci riportati da organi di stampa, anche a livello nazionale, in cui si parla di presunti provvedimenti adottati dall’esecutivo regionale contro le prostitute della bonifica e a favore del taglio di alberi.
”Premesso che non sarebbe, comunque, un settore di competenza del nostro governo, competente solo sulle esondazioni del fiume – ha aggiunto Di Paolo – tengo a precisare che nella riunione del 23 settembre, convocata dal questore di Teramo, alla presenza anche del Prefetto, si parlò di ordine e sicurezza pubblica e della necessità di un intervento di riqualificazione che avrebbe dovuto prevedere, tra l’altro, la rimozione di rovi ed erbacce, ma mai si è parlato di taglio indiscriminato di piante ed alberi che è ben altra cosa. ”La verità è questa – ha concluso l’assessore – Chi sostiene diversamente e tira in ballo il governo regionale lo fa a scopi strumentali al solo fine di gettare fango su questa maggioranza, manipolando una questione che sa essere di forte impatto sociale e di sicura risonanza”.
Pietrangelo Panichi (sindaco di Ancarano): non mi risulta che si sia mai parlato di taglio di alberi”. “ Per quello che mi riguarda” scrive in una nota Panichi, “ non è stato emesso e non sarà varato nessun provvedimento che prevede il taglio di alberi lungo il tracciato della provinciale che ricade nel territorio di Ancarano. Non mi risulta che in alcuna riunione, che si è tenuta per affrontare il problema della prostituzione, e alle quali ho partecipato, sia stata avanzata una ipotesi di questo tipo. Era stato dato, comunque, come suggerimento quello di tagliare l’erba e quant’altro impedisse la visibilità, anche in chiave di prevenzione stradale. In questa proposta si è pensato di coinvolgere anche i coltivatori diretti in modo da poter gestire e mantenere i fondi in prossimità del fiume nel rispetto delle norme.
Nelle riunioni alle quali ho partecipato, è anche emerso come, ancora una volta, sono stati rinvenuti rifiuti sulle strade ed a questo problema stiamo provvedendo studiando alcune soluzioni per il mantenimento della pulizia.
Questi descritti sono interventi collaterali che possono dare un contributo ai tentativi in atto al solo scopo di risolvere il gravoso fenomeno della prostituzione lungo la Bonifica che, prima di tutto, racchiude in se problemi e conseguenze di natura igienico-sanitario e di sicurezza”.