Roseto. La Federazione della Sinistra chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario per affrontare l’emergenza rifiuti a Roseto. Nella seduta dovrà essere discussa la mozione presentata dalla sinistra rosetana e scritta con i lavoratori Sogesa, sui problemi del sistema rifiuti di CirsuSogesa. Nel documento i punti fondamentali sono chiari: riapertura degli stabilimenti di Grasciano, inizio della raccolta differenziata e garanzia che la discarica di Grasciano 2 sia pubblica e non ceduta al sistema Di Zio. Sarà richiesta anche una commissione di inchiesta sulla gestione del Cirsu dagli anni ’90 ad oggi.
“È ora di restituire alla trasparenza – ha dichiarato Marco Borgatti – l’utilizzo del denaro pubblico e che i colpevoli di un simile scempio paghino i propri errori. Il 4 novembre prossimo si concluderanno le procedure per la messa in liquidazione del Cirsu, stesso processo intrapreso anche da Sogesa. Il consorzio che in mezza provincia di Teramo si occupa della raccolta dei rifiuti sta fallendo, mettendo così a rischio sia la raccolta dei rifiuti, sia i 140 lavoratori impiegati da Sogesa, sia infine per le casse comunali, visto che in caso di nomina di un liquidatore fallimentare i debiti e i crediti del consorzio non dovranno più sottostare a considerazioni politiche ed il comune dovrà pagare quel che deve con tutti gli interessi del caso. In una recente intervista televisiva, il sindaco di Roseto Franco Di Bonaventura ha fortemente criticato l’operato dell’attuale cda di Sogesa,quindi l’amministrazione comunale di Roseto non dovrebbe avere nessun timore di chiarire quanto accaduto a Cirsu e Sogesa in questi ultimi anni. Chiediamo dunque che, in base all’articolo 11 dello statuto comunale di Roseto, venga istituita una commissione comunale di inchiesta”. Borgatti ha richiesto che alcune cose vengano spiegate sia ai cittadini che ai lavoratori Sogesa: “Quali sono i motivi che hanno portato ad un esito tanto catastrofico come quello del fallimento? L’entrata di Di Zio nel capitale di Sogesa è avvenuta secondo i dettami della legge? In che modo sono stati investiti i venti milioni di euro di denaro pubblico elargiti in venti anni a Grasciano?”