Teramo. “Finalmente” il presidente del Consiglio Provinciale ha convocato per domattina la Conferenza dei Capigruppo, che potrà stabilire la data e le modalità di svolgimento della seduta straordinaria e aperta del Consiglio dedicata ai temi dell’economia e del lavoro. Soddisfatto il gruppo consiliare del Pd, come si legge nella nota inviata dal capogruppo Ernino D’Agostino.
“Dopo la presentazione, nel luglio scorso, dell’importante protocollo di intesa firmato dalle principali associazioni imprenditoriali ed organizzazioni sindacali, il PD indirizzò immediatamente al Presidente Catarra e ai Gruppi consiliari una lettera aperta, con la quale si auspicava la rapida convocazione di una seduta del Consiglio Provinciale, aperta alla partecipazione delle parti sociali rappresentate nell’Osservatorio dell’economia. Non avendo ricevuto nelle settimane successive alcun riscontro, lo scorso 17 settembre i gruppi del Centrosinistra hanno chiesto la convocazione del Consiglio, come previsto dalla normativa. La legge stabilisce che il Presidente del Consiglio è tenuto alla convocazione entro i venti giorni successivi. I venti giorni sono passati ed il Consiglio non è stato ancora convocato. Esigeremo ora che il Consiglio sia convocato in una data ravvicinata e che le modalità di svolgimento consentano una adeguata partecipazione al dibattito dei rappresentanti delle associazioni e delle organizzazioni sindacali. Di fronte agli effetti devastanti di una crisi economica ed occupazionale che ha assunto proporzioni drammatiche, la Provincia deve riappropriarsi della sua funzione di coordinamento territoriale e di punto di riferimento istituzionale per gli attori economici e sociali”.
La seduta consiliare avrà all’ordine del giorno due punti: la verifica degli impegni e degli obiettivi di contrasto alla crisi e di sostegno alle imprese e all’occupazione fissati nell’Ordine del giorno che il Consiglio approvò nell’Ottobre 2009; la discussione delle proposte contenute nel Protocollo presentato dalle organizzazioni e l’approvazione, a conclusione del dibattito, di una mozione che definisca gli indirizzi per l’azione della Provincia e per le iniziative nei confronti del Governo regionale e del Governo nazionale.