Nella ridistribuzione delle spiagge in gestione e quelle libere, fatta esclusione per l’area del Borsacchio, sono state individuate le superfici sulle quali potranno essere realizzati i nuovi stabilimenti (comprese tra il Borsacchio e il Vomano), di cui uno riservato alle associazioni che si occupano di sociale. Un’attenzione, quella per i diversamente abili, che ha guidato le scelte degli amministratori vista la normativa che impone l’abbattimento delle barriere architettoniche, in modo da consentire anche ai disabili di poter andare in spiaggia, usufruendo di tutti i servizi ad essa collegati.
Il nuovo Piano Demaniale, inoltre, prevede la realizzazione di quattro piazze a mare, ovvero spazi corrispondenti a grandi spiagge libere che rappresentano la penetrazione verso il mare del tessuto urbano, situate sul lungomare sud nella zona del Pontile, rispettivamente di fronte all’area Savini, di fronte all’area Castelli, presso le nuove lottizzazioni di Viale Makarska.
Altra novità è rappresentata dall’allargamento del lungomare nord da Piazza Ponno a Via Palermo per circa 7 metri e l’allargamento del lungomare sud da Piazza Filipponi al Palazzo del Mare, per circa tre metri. Inoltre è previsto l’ampliamento fino a 40 metri per le piccole concessioni di 30 metri e la possibilità per gli alaggi di somministrare alimenti e bevande, mentre in tutti i lidi si potrà svolgere attività di ristorazione.
Ma la “chicca” di questo nuovo piano è rappresentata dalla creazione di una struttura, sul lato sud del pontile, dove si potrà comprare il pescato direttamente dagli operatori della marineria di Roseto. È un progetto che prevede la creazione di un vero e proprio Polo autonomo marittimo: Pontile, Palazzo del Mare, Piazza a mare e vendita del pesce dell’Adriatico.
“Nel nuovo strumento che regola lo sviluppo della spiaggia di Roseto” ha detto l’Assessore all’Urbanistica Enzo Frattari “l’Amministrazione ha tenuto in gran conto la possibilità di rinverdire una tradizione molto importante della storia della città, ovvero la piccola pesca. Nel nuovo Polo marittimo si potrà acquistare direttamente il pescato delle piccole imbarcazioni locali, incontrare i marinai e ricostruire quel tessuto sociale caratteristico capace di richiamare l’attenzione di chi ama ripercorrere i luoghi attraverso le tradizione più autentiche. Un modo per valorizzare la piccola pesca e magari creare nuovi sbocchi occupazionali”.