Già in precedenza i ricercatori toccati dalla riforma avevano espresso il proprio malessere di fronte alla nuova condizione universitaria. Quest’oggi gli stessi hanno potuto condividere e rendere consapevoli i giovani delle conseguenze a cui l’università dovrà necessariamente render conto.
Due gli elementi fondamentali emersi dall’incontro: innanzitutto, la decisione di rendere permanente l’assemblea, che con buone probabilità tornerà a riunirsi già il prossimo venerdì. In secondo luogo, la ferma volontà di dar vita ad un documento unitario firmato da studenti, ricercatori e docenti (a contratto e ordinari) per esprimere massima preoccupazione e forte contrarietà alle decisioni governative di riformare nuovamente il sistema universitario.
Tania Di Simone