Per avere l’ufficialità bisognerà aspettare ancora qualche ora. Ma ormai è chiaro. L’avventura nella giunta Brucchi-bis dell’assessore ai lavori pubblici, Giorgio Di Giovangiacomo, è arrivata al capolinea.
L’esponente del gruppo Al centro per Teramo starebbe per dare l’addio a Maurizio Brucchi e alla sua squadra, portandosi dietro, con ogni probabilità, altri esponenti di quella maggioranza apparsa sempre più rattoppata, soprattutto dopo il finto rimpasto di inizio anno che, nonostante le rassicurazioni di Brucchi, ha lasciato le cose esattamente com’erano. Una riunione in programma questa sera dovrebbe sancire la fine di un rapporto che si è logorato nel tempo, proprio a causa della mancanza di quel “salto di qualità” che era stato richiesto al sindaco in un documento presentato dalla lista civica alla fine dello scorso anno.
E a nulla sarebbero valse le rassicurazioni del primo cittadino, sempre più messo alle strette da frange di scontenti, dapprima con l’uscita degli esponenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, poi con la costituzione del gruppo civico Teramo soprattutto, le insofferenze del consigliere Guido Campana e infine lo scalpitio della componente gattiana di Futuro In che ha presentato ieri il decalogo per ricordare a Brucchi le cose ancora da fare.
“Il nostro grido di allarme è rimasto inascoltato”, ha detto il consigliere regionale Mauro Di Dalmazio, anima della civica, ribadendo la necessità di dare uno scossone comunque costruttivo ad una situazione rimasta immobile nel tempo. Perché se anche ci saranno le dimissioni, la componente di Al Centro per Teramo resterà sempre in maggioranza per restare fedeli al mandato elettorale ricevuto, ma potrà liberare una poltrona importante e dimostrare così “al contrario di altri”, la volontà di avere a cuore davvero il bene della città.
Per domani mattina si attende l’ufficialità della scelta di andare via (salvo clamorosi ripensamenti) dell’assessore Di Giovangiacomo.