Alba Adriatica. Urla, accuse, e un clima di tensione che fatica nel sedarsi. E’ stata una seduta decisamente movimentata, almeno nella fase iniziale, quella di giovedì sera al consiglio comunale di Alba Adriatica. Parlare di rissa verbale non è certo una forzatura e gli animi, tra il consigliere di minoranza Remo Saccomandi e l’assessore Cesare Di Felice, si sono scaldati parecchio.
Il nodo del contendere, che poi ha prodotto la mancata approvazione di un verbale relativo alla precedente seduta dell’assise civica (aspetto questo sicuramente inusuale), è stato il contenuto di una mozione che lo stesso Saccomandi, nel precedente consiglio comunale, aveva presentato e discusso. La questione riguardava le critiche politiche che il consigliere del Pdl (“Alba Azzurra”) rivolgeva all’assessore alla sicurezza Di Felice, per quanto concerne il progetto obiettivo della polizia municipale, varato ma abortito strada facendo. Ebbene, nella visione della stessa delibera c’era anche un intervento dell’assessore Di Felice, che le opposizioni lamentavano che non era stato fatto in aula, ma aggiunto successivamente. Particolare, questo, che ha acceso e non poco gli animi (Saccomandi è andato su tutte le furie) e il clima in aula per diversi minuti è stato decisamente teso. Poi, la seduta è stata temporaneamente sospesa, e progressivamente è tornata la calma. Certo, è che l’incidente di percorso (contenuto della mozione inserita nella delibera) ha prodotto il ritiro del precedente verbale, che ora dovrà essere rivisto. Equivoci e tensioni a parte, forse certe problematiche (che poi hanno delle innegabili ripercussioni sulla natura della dialettica politica), potrebbero ridursi, visto che da ieri le sedute del consiglio comunale di Alba Adriatica vengono registrate.