Stando, infatti, a quanto sottolineato dall’amministrazione comunale, il Comune comunica di aver già informato Pasquale Di Ferdinando, presidente della Federconsumatori teramana, dell’impossibilità di esentare i cittadini dalla presentazione dei documenti in questione. Di Ferdinando aveva infatti dichiarato in merito: “L’ufficio ipotizza una sorta di scadenza dei documenti, pesando sulle tasche dei cittadini che si trovano a dover fornire nuovamente carteggi già posseduti con un costo che oscilla dai 600 ai 1.200 euro. Ci chiediamo se la stessa cosa sarà fatta per tutte le licenze o autorizzazioni comunali”.
Secondo il Comune, il presidente ha fatto riferimento ad autorizzazione ormai datate, perché risalenti in alcuni casi addirittura agli anni ’90, per le quali era, quindi, necessario verificare eventuali modifiche dello stato dei fatti in base anche all’rticolo 21 del Codice della Strada.
“E’ maldestro” conclude, pertanto, l’ente “il tentativo di voler configurare come vessatoria la meritoria azione intrapresa dall’amministrazione comunale, finalizzata alla verifica di situazioni datate più sostanziali che formali. Al contrario, questa operazione certosina condurrà alla rilevazione di tutti i passi carrabili irregolari e a garantire, in ultima analisi, che il cittadino perbene e rispettoso delle regole, non sia sistematicamente umiliato da comportamenti omissivi e frutto di furbizie”.