Tortoreto, crisi politica: il sindaco verso l’azzeramento della giunta

Tortoreto. Pari dignità tra i consiglieri. Metodo corale e una puntualizzazione: ciascun assessore è funzionale al gruppo di appartenenza e non il contrario.

 

 

 

 

Il giorno dopo la revoca di due assessori (Renato Chicchirichì e Rosita Di Mizio) il sindaco Alessandra Richi motiva la sua decisione. Passaggio politico forte quello del sindaco: ritirare le deleghe a due componenti dell’esecutivo, depositari all’indomani del successo elettorale del 2014 di deleghe “pesanti”.

La crisi politica al Comune di Tortoreto, dopo l’esito “infausto” del consiglio comunale di martedì scorso, è ufficialmente aperta. Ma il sindaco conta nel giro di poco tempo di rimettere assieme tutti i tasselli del mosaico e di ripartire a pieno regime con l’attività amministrativa.

 

 

 

” La decisione non è figlia di nessuna considerazione di tipo personale” spiega il sindaco, ” ma dettata da ragioni di natura esclusivamente politica. La mia è stata una reazione d’obbligo (assenza in consiglio comunale, ndr) per ripristinare pari dignità dei consiglieri e metodo corale. Ma anche per ribadire, con chiarezza che ogni delegato è funzionale al gruppo di appartenenza e non certo il contrario”. Mostra grande determinazione Alessandra Richi, nel processo avviato e nella risoluzione della crisi politico. ” Tutto rientra nel dovere di reciproco rispetto”, prosegue, ” pur in presenza di un eventuale legittimo e aperto contrasto”. L’apertura della crisi nella maggioranza che guida il Comune di Tortoreto, in ogni caso, impone riflessioni, confronti chiari e anche una rapida soluzione, per dare “prosieguo all’azione amministrativa nel solo interesse del paese”, sottolinea ancora il sindaco. Uno dei primi passaggi sarà quello, probabilmente, di azzerare la giunta e di ridefinirne la composizione. In politica, più di ogni altra cosa, contano i numeri. E al di là delle ragioni che hanno prodotto lo scollamento, urge un confronto in seno al gruppo di maggioranza e verificare che peso politico (e numerico) dare alle assenze dell’ultimo consiglio comunale. Prima di ridefinire qualsiasi assetto, serve soprattutto fare chiarezza su tale elemento. I due assessori “epurati”, ieri raggiunti telefonicamente, hanno manifestato “stupore” nel ricevere dal messo comunale il decreto di revoca. Al momento preferiscono non rilasciare dichiarazioni e differire le proprie valutazioni sulla vicenda ai prossimi giorni.  Quando, forse, il quadro sarà chiaro e se lo stesso potrà essere in qualche modo essere ricomposto. Qualsiasi altra opzione (guardare anche ai banchi dell’opposizione), al momento, non sembra essere un percorso praticabile.

 

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