Alba Adriatica. Dal silenzio, solo apparente, alla presa di posizione di fronte alle considerazioni, anche politiche, sugli obblighi legati all’adozione del piano urbano del traffico.
In una nota piuttosto circostanziata, l’amministrazione comunale di Alba Adriatica, guidata dal sindaco Tonia Piccioni, dice la sua sullo strumento urbanistico e replica agli inviti arrivati da Gabriele Viviani, segretario cittadino del Pd. La giunta ribadisce la volontà di portare a termine l’iter in questione, ma “Viviani” si legge, dimentica di omettere una questione, ossia che si parla di un atto che va a stravolgere la viabilità, anche con opere invasive e che va ponderato puntando alla riqualificazione di zone degradate della città- Va sottoposto ai cittadini, ai quali va concesso un lasso di tempo per le osservazioni e poi approvato in consiglio comunale. In questo caso la cautela è d’obbligo”.
Al cospetto degli appunti avanzati da Viviani, l’esecutivo replica.
“Non è affatto vero che il Ministero abbia previsto delle scadenze perentorie per l’approvazione del piano traffico”, si legge, ” come erroneamente affermato dal Viviani. Come per la redazione dei PRG o di altri strumenti urbanistici, la normativa ne sancisce l’obbligatorietà, gli obiettivi, i contenuti ed i limiti del Piano stesso, ma la tempistica, di prassi, è subordinata a molteplici fattori di carattere politico e soprattutto economico;
Lo strumento, che si troverebbe da due anni “nel cassetto” dell’ex assessore Viviani, proprio perché seguìto da lui, probabilmente va rivisto integralmente, visti i suoi continui cambi di fronte e di opinione sulla viabilità, dettati dalla necessità di raccogliere voti. E’ intenzione, quindi, di questa Amministrazione Comunale, convocare l’ottimo tecnico D’Errico per concordare eventuali modifiche migliorative;
In ogni caso, portare all’approvazione questo strumento, significa attuarlo. Ogni Amministrazione Comunale seria (come lo è la nostra), infatti, non dovrebbe cadere nella trappola della facile propaganda approvando un piano che, ricordiamo all’ex assessore Viviani, comporta un impegno di spesa di oltre un milione di euro, cifra ingentissima per una città come Alba Adriatica. La nostra Amministrazione è molto attenta alle risorse pubbliche, contrariamente al Viviani, il quale, smuovendo le acque e magari ottenendo irresponsabilmente un commissario “ad acta” per l’approvazione di questo strumento, la città di Alba Adriatica si troverebbe ad affrontare, a quel punto obbligatoriamente, una spesa ingentissima per l’attuazione del Piano, non attualmente reperibile. In sostanza egli è disposto, con la sua bassa propaganda, a mettere in seria crisi l’Ente paralizzandolo. Non si capisce perché questa vicenda che dura da circa vent’anni, in cui egli è stato protagonista, venga scaricata sulle spalle dell’attuale Amministrazione”.