Giulianova, regolamento commercio aree demanio marittimo. Obiettivo Comune: “Totale anarchia”

giulianova_paeseGiulianova. Un vero e proprio “papocchio”. È il regolamento che disciplina il commercio sulle aree pubbliche del demanio marittimo secondo Gianluca Antelli di “Obiettivo Comune”. Un regolamento che, nella sua opinione, avrebbe dimostrato la cattiva gestione dell’amministrazione comunale giuliese. “E’ stato approvato” spiega meglio Antelli “con delibera di consiglio n.68 dalla maggioranza, allo scadere dell’ultimo giorno utile per l’adozione, precisamente il 30 dicembre 2009, senza dare possibilità alcuna al dibattito e ad eventuali e, come sostenemmo noi dell’opposizione allora, necessarie modifiche al testo. Il prezzo di tale incosciente arroganza, ancora una volta lo hanno pagato i commercianti, gli operatori e gli stessi organi deputati al controllo del rispetto delle regole”.

Il regolamento avrebbe, infatti, generato un clima di confusione ed incertezza in un periodo di difficoltà economica per i commercianti della comunità giuliese. “Si è vissuta una stagione nella più totale anarchia circa il commercio ambulante sul demanio marittimo” commenta, infatti, Antelli, “con un vizio originario dato già dalla scelta abnorme rispetto agli altri comuni costieri delle licenze rilasciate (ben 20 per il nostro Comune). L’amministrazione di Giulianova debutta dunque malissimo in quello che è stato il primo anno in cui la competenza circa la regolamentazione di tale tipo di commercio è stata demandata dalla Regione ai Comuni. In questo senso l’amministrazione comunale ha tradito clamorosamente le aspettative di una sussidiarietà nelle scelte dal basso, dai più auspicata, e credo che di ciò se ne debba assumere politicamente tutta la responsabilità”.


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