Non le mandano a dire e hanno un obiettivo ben preciso: il segretario provinciale, Gabriele Minosse. Non si placa la polemica attorno alle tessere del Partito Democratico negate al alcuni storici (e non solo) rappresentanti del centrosinistra. Questa mattina era assente Mario Tulini, ma Nicolino Colonnelli, Daniele Zunica e Gabriele Marcellini hanno messo i puntini sulle i.
“Viene negata la tessera a me perché critico il Pd di Civitella, ma di quale Pd parliamo? – tuona Zunica, tra le varie cose presidente regionale di Assoturismo Abruzzo – Quello che ho criticato ultimamente nel Giorno della Memoria? Ho detto che erano sciacalli perché da tali si sono comportati. Il segretario provinciale non lo conosco, ho sentito alcune interviste che mi hanno lasciato perplesso. Di certo è il più amato del centrodestra, perché da tre anni il Pd non fa che perdere. Non credo si possano negare delle tessere a persone perbene”.
“Io conosco il segretario provinciale – spiega Colonnelli, tra i fondatori, tra l’altro insieme a Tulini, del partito – Non mi riconosco in questa segreteria provinciale, è ben diverso. La reputo inadeguata e non rappresentativa del territorio. I circoli sono ovunque spaccati, gli ‘scomunicati’ del Pd hanno vinto in diverse zone come Montorio e Sant’Omero. La segreteria ha fallito il proprio mandato perché Minosse non conosce il territorio”. E sulla vittoria di Renzo Di Sabatino: “Ha vinto grazie a noi e noi il segretario non l’abbiamo mai incontrato in quell’occasione – prosegue il consigliere comunale di Alba Adriatica, Colonnelli – Ovunque il partito abbia messo le mani, abbiamo perso. Manola Di Pasquale ha rischiato da sola di vincere a Teramo. Dino Pepe, che ringrazio per le parole di questa mattina, ha vinto a furor di popolo e non grazie alla segreteria. Minosse si deve svegliare, questo è il Pd non è il Pc. E ricordo che Renzi accoglie anche il dissenso all’interno del partito”.
Poi attacca Gabriele Viviani, segretario del Pd di Alba, mostrando alcuni post su Facebook che l’ex assessore avrebbe pubblicato contro Renzi. “Questo è un sistema di intimidazione e ritorsione – conclude Colonnelli – Mi si contesta di aver formato una mia associazione, chi pensa viene estromesso da questo partito. Io voglio la tessera perché me la merito e non permetto a voltagabbana di giudicare me”.
La conclusione spetta all’assessore Marcellini: “La tessera io non l’ho chiesta perché so me l’avrebbero negata, ma ho scritto al segretario regionale Mario Rapino nel gennaio scorso. Ancora non ricevo risposta”.