Atri, presunte anomalie organizzazione concerto di Fiorella Mannoia

atri_concertoAtri. Piovono polemiche sul recente concerto di Fiorella Mannoia ad Atri. A metterlo sotto accusa Roberto Marchione, segretario comunale di “La Destra”, che sarebbe venuto a conoscenza di alcune anomalie relative all’organizzazione dell’evento, in programma lo scorso 24 luglio e a cura dell’associazione culturale  “Un sorriso per la vita”.

“A quanto mi risulta” fa sapere, infatti, Marchione “per questo concerto pare che fosse stata richiesta l’agibilità per circa 2.000 persone a fronte di spettatori paganti effettivi che sono risultati circa 500. La stessa richiesta era stata presentata non proprio tempestivamente, tanto che il controllo sulla struttura da parte degli organi preposti potè avvenire solo il mattino del 24 luglio stesso, riscontrando una non adeguatezza alle norme di sicurezza,  tanto da necessitare un intervento in fretta e furia per effettuare modifiche strutturali finalizzate esclusivamente a rientrare nei parametri e consentire lo svolgimento del concerto”.

Si tratta di lavori per i quali, stando al racconto del segretario comunale, sarebbero intervenuti alcuni operai del Comune di Atri, che avrebbero creato due aperture di circa 2-3 metri di ampiezza ciascuna nella recinzione divisoria esistente tra campo e tribune. L’intervento avrebbe distrutto il cordolo di cemento che la sorreggeva e avrebbe provocato l’interruzione dei cavi elettrici che passavano all’interno. I cavi, racconta Marchione, sarebbero poi stati inseriti provvisoriamente in un tubo nero che attraversa il campo nella sua lunghezza seguendo la recinzione.

“Si sono dovute inoltre rimuovere dai loro siti le porte di gioco e le panchine” continua ancora il politico “che, per la loro tipologia, non avrebbero avuto e non avranno la possibilità di essere ripristinate e servirà quindi acquistarle nuove. E’ giunta voce, inoltre, che il Comune di Atri avrebbe deciso di accollarsi le spese già sostenute e quelle per il ripristino della funzionalità dello Stadio Comunale per un totale di circa 20mila euro. Si chiede conferma o meno di quanto esposto e, in caso affermativo, si auspica che i costi risultanti (impiego straordinario di operai comunali, costo di ripristino della recinzione, del cordolo e dell’impianto elettrico, costo di acquisto di nuove panchine e porte da gioco, varie ed eventuali) non ricadano sulle casse comunali e quindi sull’intera cittadinanza, ma che  siano imputati ai responsabili organizzativi dell’evento, in quanto sembrano derivare da errori umani”. Il riferimento è ai ritardi e all’errato calcolo degli spettatori, oltre al fatto che, secondo Marchione, con quei numeri il concerto si sarebbe potuto tenere anche in Piazza Duchi D’Acquaviva. “Inoltre” conclude, “il comma 4 dell’articolo 11 del bando di selezione per le manifestazioni recita “Il beneficiario, sia in forma singola sia associata, si deve impegnare ad assumere a proprio carico le eventuali maggiori spese sostenute non previste in sede di presentazione di progetto”. Ci si rende conto che l’associazione “Un sorriso per la vita” è una Onlus senza scopi di lucro ma anzi di beneficenza, spirito col quale aveva organizzato l’evento, ma questi costi non possono assolutamente ricadere sulle spalle dei cittadini quindi, alternativamente all’associazione, qualora lo riterreste opportuno e legittimo, si potrebbero individuare gli eventuali colpevoli tra le persone fisiche responsabili (i responsabili giuridici dell’Associazione e/o l’assessore alla Cultura e si badi bene non l’assessorato e/o qualunque altro terzo verrà rilevato)”.

 

Impostazioni privacy