Martinsicuro. Tutta la verità sull’area dell’ex Fornace Fiore a Villa Rosa di Martinsicuro. L’area al centro di una polemica in queste settimane, per la necessità di una bonifica e una sorta di rimbalzo di responsabilità.
A chiarire alcuni aspetti, documentando con date e atti l’evolversi della vicenda, è il sindaco Paolo Camaioni, che ricorda che la questione viene costantemente tenuta sotto osservazione con l’ausilio della polizia locale e l’ufficio ambiente.
” Nell’ambito del progetto di riqualificazione e recupero dell’area “ex Fornace Fiore””, sottolinea Camaioni, ” le proprietarie dell’epoca effettuarono la caratterizzazione del sito ai sensi della L. 471/99 in quanto si trattava di sito industriale dismesso. Tale documentazione è parte integrante della delibera di Consiglio Comunale del 14 marzo del 2003. La normativa vigente prevede che le indagini di qualità ambientali spettino all’ultimo titolare dell’azienda dismessa. Pertanto, i titolari della procedura, che sono già in possesso di tale documentazione, dovranno verificare con gli Enti preposti se la caratterizzazione del sito effettuata nell’anno 2003 è esaustiva, secondo le nuove procedure, ai fini dell’esclusione dall’anagrafe dei siti industriali dismessi. Qualora non esaustiva dovranno produrre a loro cura e spese le integrazioni necessarie”.
L’excursus storico sulla vicenda poi si sposta alla stretta attualità, visto che nei mesi scorsi il sindaco ha firmato due dvierse ordinanze relative alla bonifica dell’area.
“I titolari della procedura”, argomenta il sindaco, “hanno ottemperato in parte alle ordinanze sindacali e si sono presi carico di completare gli interventi indicati negli stessi provvedimenti. E’ stata accertata la non attendibilità di molti esposti e denunce circa lo stato del sito “ex Fornace Fiore”. Parimenti è stato verificato che non sono presenti lastre di amianto interrato, né cemento amianto in superficie”.
Ultima specifica la presenza dei vecchi cassonetti usati per la raccolta stradale: attrezzature che il Comune di Martinsicuro, chiosa Camaioni, ha asportato a proprie spese nello scorso mese di novembre.
“Il tutto per il rispetto della verità e della esatta consequenzialità dei fatti ed affinché ognuno possa rispondere del proprio operato senza scaricare responsabilità su altri”, chiude il sindaco.