Giulianova. “Meno ore a favore dell’assistenza ai disabili, sindacati che attaccano sulle cooperative, lavoratori non pagati, biblioteca non più operativa, negozi che chiudono al Centro storico, continue tassazioni applicate sui commercianti che 365 giorni lavorano nel nostro territorio, proposte avanzate per salvare la parte alta della città ed il sindaco cosa fa per sviare l’attenzione e non rispondere su argomenti così importanti?”
Così replica al duro atto di accusa il sindaco Francesco Mastromauro, il Consigliere Laura Ciafardoni.
“Il Sindaco, come al solito, Sposta l’attacco su questioni personali, atteggiamento che personalmente ho sempre volutamente evitato nei suoi confronti, attraverso comunicato di risposta dal contenuto falso e tendenzioso. Mi chiedo – continua il Consigliere – se il Sindaco abbia letto il mio comunicato sul centro storico. Era propositivo. Mi chiedo se abbia letto la sua risposta Era falsa e tendenziosa. Una cosa è certa. Non si è documentato prima di affermare ciò che ha scritto e non ha ricordato che più volte ho sottolineato di non aver mai usufruito degli incentivi di cui parla (2.000 euro di contributo per ristrutturazione del mio studio che avrei legittimamente potuto ottenere). Eppure bastava parlarne con il Dirigente. A questo punto che fare?”
Il consigliere Laura Ciafardoni ha dunque deciso di sfidare il Sindaco Francesco Mastromauro: “Tre Giorni di tempo per dimostrare che le sue dichiarazioni corrispondono al vero. Tre Giorni di tempo per scoprire la verità. Questa la singolare sfida del Consigliere Laura Ciafardoni, stufa di sentirsi addossare per l’ennesima volta l’aver usufruito di incentivi stanziati per il Centro Storico. Nulla di più falso. Ma considerato che il Sindaco Mastromauro continua ad insistere – aggiunge il consigliere NCD/Forza Italia – ho deciso di sfidarlo a dimostrare ciò che ha affermato. Duemila Euro sul piatto, nturalmente in beneficenza. Mastromauro, determina o delibera alla mano, dimostri che io ne ho usufruito (come affermato nel suo comunicato) ed io li restituirò in beneficenza a chi mi indicherà. Al contrario indicherò io a chi dovrà dare 2.000 euro in beneficenza. E in attesa delle carte, conclude – Visto che non siamo in campagna elettorale ma si parla della reputazione e dignità delle persone che non andrebbe mai calpestata, il Sindaco ha il dovere di supportare con i documenti il peso delle sue parole”.